[INTERVISTA] Rissa dei THEGIORNALISTI ospite per l’inaugurazione del Megà di Pescara
Pescara, 31 Gennaio 2018. Per l’inaugurazione della nuova stagione, la discoteca Megà ha fatto una gradita sorpresa alla scena pescarese e non solo invitando Marco Antonio Musella detto Rissa, chitarrista dei Thegiornalisti, gruppo indie pop venuto fortemente alla ribalta con l’ultimo disco Completamente Sold Out e protagonista di questa estate con il singolo Riccione. Marco sarà interprete di un ricercato e interessante Dj Set che animerà la serata. Abbiamo approfittato di questa ghiotta occasione per scambiare quattro chiacchiere con lui.
Come sei maturato come musicista dagli esordi ad oggi?
Tantissimo perché entri in questo ambiente e capisci un sacco di cose, come in qualsiasi altro lavoro del mondo. Anche se fai il barista, ad esempio, pensi di dover andare lì a fare dei caffè e dei cappuccini, poi una volta che sei nell’ambito ti rendi conto che è tutto più complicato o comunque che ha molte più sfaccettature di quelle che tu ti saresti immaginato. Quindi sono maturato parecchio, è diventato il mio lavoro. E’ quello che avrei sempre voluto fare ma che non avevo mai fatto.
Come nasce una canzone dei Thegiornalisti?
Il percorso tendenziale da cui nasce ogni canzone dei Thegiornalisti fondamentalmente è che Tommaso, il nostro cantante, ha un’idea di un testo o di una melodia e poi insieme la arrangiamo, gli diamo una struttura, facciamo durare un po’ di più, un po’ di meno la strofa o il ritornello, poi viene sistemato il tutto. Tommaso scrive il contenuto e io personalmente cerco di dare un’identità, una fruibilità, una linearità alla canzone.
Ultimamente sei venuto in Abruzzo anche con i Lato B, il mese scorso. Che rapporto hai con la nostra Regione?
In realtà ho una pessima cultura geografica e spesso non mi rendo conto di dove mi trovo. Nell’Italia centrale ho una certa difficoltà anche a comprendere i dialetti. Roma è abbastanza vicina a qui eppure permane un grosso disagio da parte mia a capire se sto nelle Marche o in Abruzzo. Siamo vicini ma mal collegati.
Cosa ci si deve aspettare da un tuo Dj Set?
Il Dj Set è una cosa che non avevo mai pensato di fare, poi più o meno un annetto fa mi ci sono avvicinato. Mi diverte molto perché è quello che ho sempre fatto alle feste con gli amici, avendo una cultura musicale magari un pochino più ampia. Anche se alla fine nel Dj Set non mi piace mettere pezzi che conosco solo io, ma che tutti conosciamo e che tutti siamo lì a cantarli, a ballarli, ad agitare le mani. Per me una cosa è la musica che ascolti a casa e una cosa è la musica che ti va di ballare quando fai festa. A casa magari ti va di ascoltare robe più introspettive, mentre se stai ad una festa vuoi ballare, muoverti, metti delle cose che non ti emozionano nel profondo ma ti danno la carica per divertirti. Da quando ho Spotify inoltre la musica non la ascolto più come una volta: prima ascoltavo ciò che mi piaceva, adesso la musica che mi piace la conosco ormai, nel senso che l’ho sentita milioni di volte, quindi adoro andare su Spotify a cercare musica nuova, cercare di capirla, anche se a primo acchito non mi arriva. A volte ci riesco, a volte no e a quel punto mollo.
Concludiamo chiedendoti che progetti hai per il futuro?
Con i Thegiornalisti sicuramente più avanti uscirà un disco nuovo, con un tour molto importante. Per quanto mi riguarda sto facendo delle produzioni musicali per altri o anche per me, ma di cose che usciranno col tempo, perché sono cose mie che c’entrano poco con il mood dei Thegiornalisti. Mi sto concentrando molto su progetti già sviluppati, ma che vedranno la luce tra parecchio tempo, che fanno parte di un genere un po’ più vicino alla discoteca, spostandosi dalla malinconia dei Thegiornalisti, non perché io sia cambiato, anzi trasparirà il mio essere malinconico, ma mi sono molto appassionato a dei generi che non seguivo prima, che hanno più a che fare con la discoteca che con il live. Magari in seguito cambierò di nuovo e farò tutt’altro.
Giovanni Panebianco
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