RECENSIONE: Chrysta Bell – We Dissolve
La raffinatezza e l’eleganza di poche (ma efficaci) note di chitarra aprono “Heaven”, il gioiello più pregiato di “We Dissolve” di Chrysta Bell.
Il talento della cantautrice, modella e attrice statunitense era già venuto a galla grazie al genio di David Lynch (sì, quello di “Twin Peaks”!), che l’aveva voluta con sé nell’album “This Train”, il cui ascolto è vivamente consigliato a tutti.
“Devil Inside Me” ha un sapore vintage che riporta indietro fino al Jazz anni ’50 ma ha tanto anche di contemporaneo, mentre “Planet Wide” è ricca di chitarre acide che contrastano con la delicatezza della voce di Chrysta Bell.
“Half Asleep” pare invece un’outtake da “Out of Season”, unico lavoro di Beth Gibbons & Rustin Man.
“Monday” sarebbe stata perfetta invece per un album dei Velvet Undeground; Nico avrebbe probabilmente pensato lo stesso se fosse stata ancora in vita…
Un beat alquanto insolito apre invece la title track che sa tanto di Pj Harvey; del resto c’è anche un’affinità non da poco: John Parish è il produttore dell’intero cd!
In Italia lo avrete sicuramente notato anche al fianco di Nada, Afterhours e Cesare Basile.
“Beautiful”: mai titolo fu più indovinato per una canzone!
Appare però più che ovvio che sia dedicato a una lei in quanto nel ritornello si ripete più volte “Isn’t She Beautiful?” in maniera molto sensuale.
“Slow” è più Trip-Hop di qualunque altro brano uscito da Bristol e dintorni dagli anni novanta in poi; “Over You” è invece molto sixties, quasi “psichedelica”, benchè sia uscita da poco.
“Gravity” è la classica ciliegina sulla torta che conclude un album; in essa Chrysta Bell appare sicura di sé, azzardando anche qualche acuto che finora era venuto meno.
“We Dissolve” appare insomma perfetto sin dal primo ascolto, nonostante pecchi (forse) un po’ di originalità.
duraniano
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