RECENSIONE: Necrowretch – With Serpent Scourge
Ritorno importante per i Necrowretch. I più attenti sapranno che la band è attiva dal 2008 e che si è fatta conoscere grazie alla limitatissima raccolta “Ripping Souls of Sinners” uscita nel 2011. Il nuovo album ricalca le orme del debut “Putrid Death Sorcery” uscito nel 2013 mostrando una formazione che sa il fatto suo pur avendo ritagliato pezzi importanti in un sempre più ampio underground estremo. Un sound putrido e marcio ispirato dalla Svezia fine 80’s/inizi 90’s che va in contrasto con alcune armonie e melodie creando un’atmosfera malsana. Un songwriting semplice ma diretto e ossessivo, riff evocativi che sfociano in un’influenza black/thrash ricordando band come Dissection e primi Necrophobic. La voce di Vlad è sinonimo di sadismo e depravazione, urla di odio e disperazione verso il genere umano. Nel complesso si tratta di un’esecuzione feroce e perversa, una buona mezz’ora per scendere negli abissi luciferiani. Una band che ha trovato una personalità e vuole manifestare la propria ira verso tutto e tutti.
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Voto: (7 / 10)
Tracklist:
- Black Death Communion
- Feast Off Their Doom
- With Serpents Scourge
- By Evil and Beyond
- The Bells of Evil Schism
- He Thrones on My Sins
- Even Death May Die
- Infernal Imprecation
- Mortem Ritu