Album del Giorno: Dark Adrenaline – Lacuna Coil
Definito da alcuni come “sintesi” di tutta la discografia della band, Dark Adrenaline rappresenta il lavoro più maturo dei Lacuna Coil, band (ringraziamo) italiana. Ce ne sono state di band nostrane famose a livello internazionale, ma quante di loro continuano ad esserlo? Ma soprattutto, quante di loro continuano ad avere una formazione completamente italiana?
Passiamo però all’album in se. Dark Adrenaline, come anticipato, è l’album più maturo della band, concludendo il lavoro iniziato con Karmacode e Shallow Life; si evidenzia un’evidente voglia di ritornare ai sound originari, cosa molto apprezzata dai cultori della band.
La prima traccia dell’album, nonché primo singolo rilasciato, si intitola Trip The Darkness e mette da subito le carte sul tavolo: un purissimo sound gotich tagliato con la potenza dell’alternative metal. Inoltre, già da questa prima traccia vengono riconfermate -come sempre- le ottime qualità musicali dei componenti, sia strumentali che canore; alla graffiante voce di Andrea Ferro (storico cantante&fondatore della band) viene affiancata una delle più belle voci femminili del metal e di tutta l’Italia in generale. Si, parliamo di Cristina Scabbia, ormai diventata “sex simbol metallaro” (come non dar ragione?!?), amata da tantissimi anche per le sue attive comunicazioni con i fan tramite i diversi social network.
Un cd duro e scabro ma anche melanconico e romantico. Nell’album troviamo infatti “End of Time”, vera dichiarazione d’amore incisa con frasi come “I’m coming home again / And now I know where I belong / Reeling from my instincts / Cause I realise I’m not alone” come anche “Losing My Religion”, cover dei famosi R.E.M.
Il cd chiude, seguendo la stessa linea dei precedenti brani, con Fire e My Spirit, caratterizzate la prima dal sound molto alternative mentre la seconda da un sound molto più tranquillo (può ingannare l’inizio molto stile Type-O-Negative), assimilabile ad un urlo di liberazione, pentimento e purificazione (“Where, where I go / My spirit is free, I’m coming home / Where, where I go / Remember me but let me go”, cantato anche in italiano verso la fine della canzone).
Un cd che mostra la band in ottima forma e con le idee ben chiare; devo ammettere che il cd mi ha ricordato moltissimo i vecchi sound dei Linkin Park, ai quali mi sento molto legato. C’è da aggiungere che i Lacuna Coil sono molto seguiti nel resto del mondo (infatti sono partiti mesi fa per il Gigantour 2012, affiancando band come Megadeth, Volbeat, Motorhead e altri) mentre in Italia restano comunque “di nicchia”, a prescindere dal fatto che siano diventati, negli ultimi tempi, “a portata di tutti”…
Però noi abbiamo le star uscenti da Amici 😉
Bravo Blackbird!:D