“The Good Days” un viaggio sperimentale..
Sonorità shoegaze/indie electronic per Gabriel Medina Gomez e il suo esordio discografico “The Good Days” in veste solista, un lavoro uscito in sordina e prodotto in estate dopo il lungo fermo al (Jalapeño – Home Recording Studio) di Macerata.
Dopo la lunga e soddisfacente parentesi Apnea, l’artista si butta in questo suo ennesimo esperimento dal sapore fresco e originale. All’interno dell’album troviamo anche alcuni ospiti molto importanti, che fanno parte già della scena inedita marchigiana come Frankie dei mitici (Little Pieces of Marmelade) che presta le sue chitarre sulla title track.
Il percorso di questa chicca inizia con due song che fanno capire subito il gusto personale di Gabriel. “Memory Lapses” con i suoi contorni electronic indie e la bellissima “Flamingo Feather” di timbro indie pop, danno il primo giusto assaggio.
Andiamo avanti con le malinconiche “A Harmless Dying Boy” e “Relief (So Lost In You)” nel mezzo un giro di piano che lascia il segno in “The Good Days” e la sfuggente “Let Me Find Your Love”. Nel brano “Where I Am, Where I’ve Been “ ricordiamo le sonorità dei primi Kasabian e qualcosa dei Radiohead da non perdere. Chiudiamo questo grande lavoro con “Slowly Driving To The Moon” una chitarra acustica accompagnata da una voce incantevole, la giusta conclusione per qualcosa di nuovo, merita un ascolto approfondito ma lascerà sicuramente il segno. Adatto per una giornata piovosa dal contorno autunnale.
VOTO: 7