RECENSIONE: Plakkaggio – Ziggurath
Dopo circa tre anni dall’ultimo full length “Approdo” ed a qualche mese dall’ep “Cantina del Gojo” ritornano più incazzati che mai i Colleferrini Plakkaggio con il nuovo album “Ziggurath“. Come da tradizione il sound dell’album non tradisce le aspettative, la New Wave of Black Heavy Metal Oi!, la fa da padrone, mettendo in un frullatore i vari Iron Maiden , Agnostic Front con una spolverata di Immortal.
La voglia di volare alti è sempre una prerogativa del sound dei Plakkaggio, il tutto condito da un fare raffinato ed efficace, dimostrazione lampante che si può dar vita ad un album realmente punk suonando in maniera impeccabile. Di Punk vero e proprio sono intrise solo le fondamenta di “Ziggurath“: la maestosa piramide sonora dell’album attinge ovunque, rivelando sonorità insolite per un disco hc; un ruolo primario è affidato alla cura delle melodie, studiate in ogni minimo dettaglio per essere accattivanti senza scadere nel pacchiano tipicamente made in U.S.A. .
Anche la componente lirica svolge un ruolo fondamentale. I testi toccano addirittura tematiche storiche in “Sacriporto“; “Missione disagio” si rivela invece un vero e proprio inno al punk hc, mentre la title track “Ziggurath” vuole essere un tributo alla mesopotamia intesa come culla della civiltà. “NWOBHMOi!” è uno spaccato della vita di periferia tra Judas Priests, Iron Maiden, birra e amicizie. Si arriva poi all’esperimento “filologico” di “Protoindoeuropa“, una sorta di rewind sul filo conduttore che appunto lega gli idiomi d’europa. “Ziggurath” disegna i contorni di una band eclettica, capace di destreggiarsi nelle più disparate situazioni armoniche. Lo dimostra l’ultima traccia “I Nostri Anni“, chiaramente ispirata a “Gli Anni” degli 883, pezzo nostalgico come l’originale, con i dovuti rimandi a quelli che sono i punti fermi nella storia della band, cioè l’oi! il rugby e la vita di provincia.
Un album da assaporare dalla prima all’ultima traccia, che custodisce il seme di qualcosa che potrebbe nel tempo svilupparsi ad influenzare le future generazioni di band!
Link Utili: Pagina Facebook Ufficiale
Voto: (8,5 / 10)
Tracklist:
- Piombinara
- Sacriporto
- Esumanazione
- Missione Disagio
- Diaspora
- Ziggurath
- Il Vascello
- Proto Indo Europa
- NWOBHMOi!
- L’Anticristo
- I Nostri Anni (riarrangiamento musicale e testo cover “gli anni” degli 883)
Line Up(2015):
gAbbath – Voce / Chitarra
ChrisNunnoS – Basso
VallHell – Batteria