RECENSIONE: Marco Spiezia – Life in Flip Flops
Il primo full-lenght di Marco Spiezia è, senza mezzi termini, un compendio di semplicità, efficacia e creatività. “Life in Flip Flops” è un disco diretto, chiaro negli intenti e sincero nello sviluppo. Il cantautore campano, classe 1983, fa propria una importante lezione: la chiave per rivisitare una proposta anacronistica sta nella contaminazione equilibrata, sempre equidistante da confusione e meschina linearità.
In questo senso Spiezia si assume tutte le responsabilità del caso e sventa il minestrone asettico: rockabilly, reggae, jazz, pop e molto altro, tutto in 13 brani. Un’attitudine creativa devota alle mescolanze che ricorda, con le dovute distanze, il primo John Butler, lontano dai meccanismi e dagli stilemi dei numeri mainstream. Non mancano momenti meno emozionanti, figli illegittimi di una cernita che poteva e doveva essere più incisiva. Altre costruzioni appaiono fin troppo derivative e ancora prive di uno stile fortemente caratterizzante. Trattasi comunque di imperfezioni riconducibili alla natura intrinseca di un debutto discografico.
“Life in flip flops” è un disco autentico, arrangiato e costruito con stile. Sicuramente acerbo ed orfano della necessaria compattezza ma sempre equilibrato. Preludio di infinite possibili evoluzioni che possiamo soltanto intravedere.
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Voto: (6,5 / 10)
Tracklist:
1. Smile
2. Sunday
3. Life in flip-flops
4. Egos
5. It’s ok
6. Dirty little secret
7. Believer
8. Scaramouche
9. Summer gypsy skirt
10. Coffee skin
11. Apple tree
12. Cheese & beans
13. Let it come to me
Formazione:
Marco Spiezia – voce, chitarra
Michael Hatton – chitarra
Danilo Asturi, Gianfranco Clerici – basso
Luca Taurmino – batteria