RECENSIONE: Embrace the Universe – A dim glare hovers in the gloomy night
Per andare dritti al punto è bene riportare in auge quello che è stato un pensiero costante in tutti questi anni di musica: i titoli molto lunghi nascondono spesso qualcosa. Piacevoli sorprese a volte, insicurezze musicali in altre circostanze. In realtà una congettura così spinta potrebbe assomigliare, sondando un terreno di pura estremizzazione, ad un preconcetto di chi non ama troppo le parole. La verità è che le parole possono dire molto, ma non tutto.
Sotto questo punto di vista il trio Embrace the Universe, svela sin dal titolo gli intenti di questo ep d’esordio. Scelta che predispone l’ascoltatore ad un certo tipo di atmosfere, puntualmente riscontrabili lungo il percorso, raffinato ma senza sorprese, di “A dim glare hovers in the gloomy night”. Andiamo con ordine.
Ci troviamo di fronte ad un disco sostanzialmente raffinato per 2 diverse, ma comunicanti, ragioni. Innanzi tutto la predisposizione di questa band ad una scena internazionale contribuisce ad insaporire una proposta che sarebbe potuta colpevolmente scivolare nella più bieca tradizione indie italiana. Invece non lo fa. Questo perché le soluzioni melodiche e sonore sono ricercate ed ispirate ad una tradizione che di Italiano, per fortuna, ha ben poco . La seconda caratteristica da evidenziare ha strettamente a che vedere con l’utilizzo dell’elettronica: sempre dosata, mai protagonista e parte di un tutto che vuole realmente comunicare un messaggio. Sono questi gli elementi che distolgono gli Embrace The Universe dalla banalità spesso comune a molti esordi.
Tuttavia, pur poggiando su delle fondamenta consistenti, “A dim glare hovers in the gloomy night” svela, traccia dopo traccia, i suoi punti deboli. Questo EP d’esordio sceglie sostanzialmente di abbandonare la melodia, come più comunemente intesa, per dedicarsi alla creazione di commistioni realmente originali. Purtroppo però, quando si tratta di affondare il colpo decisivo gli Embrace The Universe tentennano e si lasciano andare a creazioni fin troppo scanzonate.
Un buon ep d’esordio, che lascia decisamente ben sperare e che sarà bello rivalutare all’interno di un percorso più ampio. Percorso che si prospetta, almeno per ora, ricco di soddifsazioni.
Voto: (3,5 / 5)
Link Utili: Pagina Facebook
Tracklist:
- Abisko
- Neurosis: Hallucinations
- After all these years
- We’re diving into a further universe
- Oceans of tears ago
- Mud and clouds
- Heaven: soon forgotten