FILM DEL GIORNO: Eternal sunshine of the spotless mind
“Beati gli smemorati perché avranno la meglio anche sui loro errori.”
La vita è costellata da errori, scelte sbagliate, incontri mancati, amori perduti. Sono tutte sensazioni e ricordi gettati in qualche angolo della mente. Ma in alcuni giorni bastardi, questi pensieri possono tornare a galla, graffiare la superficie del nostro presente riaprendo una ferita non ancora rimarginata.
E se vi dicessero che hanno trovato un modo per distruggere quei ricordi? Niente più dolore, niente più sofferenza. Si è un uomo nuovo, un uomo senza passato, un uomo con una nuova vita davanti.
Questo è il film “Eternal sunshine of the spotless mind”, barbaramente tradotto “Se mi lasci ti cancello”. La storia non potrebbe essere più semplice, è la storia d’amore tra il timido Joel e l’impulsiva Clementine. Si conoscono, si piacciono, si fanno lunghe passeggiate su laghi ghiacciati e si sogna insieme. Ma come ogni storia d’amore che si rispetti la passione si affievolisce, sparisce l’entusiasmo e si dà il benvenuto alla noia. Così la colorata Clementine, senza pensarci, si rivolge alla Lacuna Incorporated, una clinica dove vengono cancellate le persone che una volta facevano parte della propria vita. Si cancellano perché il loro ricordo è terribile da sopportare. “E’ come una grossa sbronza” dice il dottore Howard Mierzwiak quando spiega la procedura a Joel, la mente potrebbe risultare annebbiata nei primi istanti ma l’ombra di quell’amore perduto è sparita senz’altro.
Joel, distrutto dal gesto di Clementine, decide a sua volta di cancellarla perchè sembra essere l’unica alternativa alla sopravvivenza.
Il film esce nel 2004 diretto da Michel Gondry, che inizia la sua carriera girando i video musicali di Bjork, ma la carta vincente dell’intero lavoro sono gli attori: Jim Carrey e Kate Winslet. Sulla Winslet c’è ben poco da dire; sempre fresca e genuina. Ma è Jim Carrey la vera star: dimenticatelo nella veste dello scemo del villaggio. Qui è come se si privasse di ogni corazza e mettesse a nudo ogni sua debolezza, ogni sua paura, tornando per qualche istante bambino. L’intera recitazione è di una dolcezza disarmante. Sono questi i film che consacrano il livello di un attore e Carrey ne esce a testa alta.
E’ una storia che fa male. Quando si vive un’esperienza dolorosa, come la fine di un amore, è normale ricordare soltanto i lati peggiori. Ogni ricordo ci annebbia la vista. Ma col passare del tempo tornano alla mente anche quei momenti di felicità che si credeva di aver perduto o dimenticato.
Un film sulla costante bivalenza della nostra vita. Senza dolore non c’è gioia, senza gioia non c’è dolore.