Matteo Cima: il viaggio di un disco di viaggi
È un punto chiave il viaggio, il mondo inteso nel senso più alto della sua contaminazione. Matteo Cima torna con un disco dal titolo didascalico come “Viaggi” registrando questi inediti tra lo Sri Lanka e Bali seguendo un suo personalissimo modo di stare al mondo. E qui una piccola delusione che ovviamente possiamo ben capire: avremo certamente voluto, anzi preteso in qualche modo, che il suono tenesse conto del viaggio, che si colorasse anche di strumenti della tradizione e forme stilistiche in tema. E invece “Viaggi” risulta un disco di pop digitale che raramente sfoggia qualche arrangiamento diverso dal canone quasi main stream. Da sfumature dance al valzer francese di “Paris”, dalle tinte rock alla Ligabue con “Toronto” dentro cui i rif davvero prendono in prestito questa certa letteratura, fin dentro i modi più esotici di “Cape Town”. Matteo Cima insomma ci regala evasione, storie d’amore e di vita. Ci regala un suo personalissimo viaggio ma avremmo preferito avere tra le mani ben altro tipo di souvenir.