McFly: il nuovo singolo è energia di vita
Antonio Morelli, in arte “McFly”, esce con un brano in bilico tra passato e futuro. “Special Guest” che nonostante il battere sfacciatamente funk, non inneggia a celebrità di grandi bellezze e feste lussuose. Il vero “special guest” è ognuno di noi. Ecco che l’arte della parola si fonde con l’estetica main stream del bit. McFly sa bene come unire le due cose in un travolge senso di energia vitale.
Un nuovo progetto da solista… cosa lo fa nascere? Qual è il vero motivo che sta alla base di questa personale rivoluzione?
Venendo da un progetto di band il percorso solista è senza dubbio qualcosa di diverso. Nel mio caso la scelta è stata di comune accordo con i miei compagni di band nel momento in cui abbiamo capito che era meglio prendersi una pausa e continuare singolarmente le proprie ricerche artistiche. Sono esperienze diverse, entrambe valide per la crescita personale come artista.
Un titolo emblematico che apre mille domande: “Special Guest” perché?
Si potrebbe pensare ad un qualcosa di autocelebrativo ma in realtà ho voluto dedicare questa canzone a tutti coloro che vivono una vita “normale” lontano dai riflettori facendo ogni giorno la differenza per sé e per gli altri. In un certo senso ho voluto sovvertire il concetto tradizionale di ospite d’onore di solito rivolto ai personaggi famosi.
Secondo te nella vita di oggi siamo immersi in cali di autostima e simili?
Certamente non si possono fare generalizzazioni ma credo che con l’avvento dei “social” nelle nostre vite sia nato un meccanismo subliminale di competizione in cui si ha sempre il bisogno di far vedere che si è migliori di qualcun altro e di mostrarci per quello che non siamo. Anche la pandemia ed il lockdown non hanno senz’altro aiutato in questo senso perché ognuno di noi ha dovuto un po’ fare i conti con se stesso. Anche per questo motivo per me era importante fare un brano allegro, spensierato ma soprattutto che desse la giusta carica e motivazione.
E perché a tutto questo rispondo con il funky?
Il funky è un genere musicale dirompente e contagioso, uno stile unico e riconoscibile. Per trasmettere il messaggio che volevo inviare non poteva esserci scelta più calzante del funky. Dà quel tocco di carattere al brano che ti fa venir voglia di ballare senza però avvicinarsi alla classica hit estiva pre-confezionata.
“Special Guest” sarà anche in un disco per esordire in questo nuovo percorso?
Mi piacerebbe dare un seguito al mio LP “Sound My Way” che fu il mio disco d’esordio. Sto lavorando in questo senso e mi piacerebbe nel 2023 poterlo pubblicare. Ho già altri brani inediti in cantiere a cui sto lavorando, sarà una bella sfida!