RECENSIONE: Rusvelt – Milk EP
Quella dei Rusvelt, quartetto synth pop originario di Pesaro, è storia recente intrisa di un piacevole quid arcaico. Il progetto parte infatti nel 2013 e affonda gli artigli (senza nascondersi nemmeno un po’) nella leggiadria non priva di spleen degli anni ottanta. A dominare “Milk” è un’innata onestà intellettuale che partecipa prepotentemente alla genesi di una proposta allo stesso tempo derivativa e personale.
La scia spumosa seguita è quella di band protagoniste di piacevoli revival; su tutti gli acclamatissimi Future Islands. Eppure, nonostante il genere proposto sia a tutti gli effetti un campo minato, i nostri non scivolano mai nella bieca subcultura hipster. Le argomentazioni sono forti, profonde nella loro semplicità. Dalle esperienze personali di “Milk” fino alle riflessioni generazionali di “Rigenerazioni“. Le stratificazioni armoniche sono ancora grezze ma lasciano intravedere creatività e potenziale. La produzione non sbaglia praticamente nulla e sostiene tappeti sonori dal sustain vibrante. L’artwork tuttavia non è assolutamente all’altezza dei contenuti sonori dell’EP. Si poteva fare DECISAMENTE meglio.
Se state cercando una giovane band su cui puntare l’avete trovata. Sempre che vi piacciano gli anni ottanta.
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Voto: (7 / 10)
Tracklist:
- Milk
- Io sono stanco
- Rigenerazioni
- N.Night
Una risposta
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