FILM DEL GIORNO: Mood Indigo – La schiuma dei giorni
Colain si faceva bello come ogni mattina. Scaricava l’acqua della vasca nella casa sottostante. La donna che l’abitava usava il liquido per far nascere dei fiori colorati in vasi stretti. Chick aveva trovato compagna di letture. Nicolas si scopriva essere uomo fascinoso oltre che cameriere, avvocato, cuoco e ballerino. Il ricco e giovane Colain desiderava anche lui non soffrire più di solitudine. Chloé era la sua scelta, lei sorrideva e con acume assorbiva la bellezza di ogni respiro, una ninfa poi crescerà nel suo polmone.
Questa magistrale pellicola è tratta dal meraviglioso romanzo francese “L’Ecume Des Jours” di Boris Vian pubblicato nel 1947. Con un’attualità sconcertante narra gli eventi in modo astratto e sradicato dal loro contesto. Il film, diretto da Michel Gondry e proiettato nelle sale nel 2013, utilizza lo stesso linguaggio, con una piccola variante di contenuto sul finale rispetto al libro. Le immagini e le inquadrature sono intuitive, a tratti materiali e non più illusione. In alcuni momenti il film rallenta, dà il tempo di riflettere sulle cose, gli oggetti costruiti dall’uomo, quelli di cui esso si serve.
“Sono le cose che cambiano, non le persone.”
Le tematiche vengono trattate con immensa ironia e semplicità. Un gioco, come se si volesse spiegare ad un bambino la cattiveria. Così Dio all’interno di un’astronave vola liberamente per la chiesa dove per potersi sposare si corre con una macchina di legno. Il denaro e lo sfruttamento diventano mestieri folli come covare delle ghiande di ferro per far nascere pistole a protoni. Sartre diventa un manifesto politico proclamato al circo e il cancro una ninfea.
Una visione rivoluzionaria della realtà, un film sulla morte e la malattia ma mai visto sotto questi punti di vista. Ogni comportamento è un’indagine profonda sulla difficile condizione di precarietà dell’uomo. Tutti i denari del mondo non terranno mai in salute o in vita nessuno. Le cure di chi ama invece sono indelebili negli attimi dedicati e nella memoria di chi ha avuto bisogno e ha ricevuto.
ObOe