RECENSIONE: Quiet Confusion – Commodor
I Quiet Confusion nascono nel 2009, in un garage veronese. Garage sì, come per le vecchie band, quelle degli anni mitici.
Musicisti provenienti dai più diversi generi musicali, trovano un punto di incontro e decidono di avviare un progetto ben definito: miscelare blues e rock’n’roll old school, stravolti però da arrangiamenti moderni.
Esce così lo scorso Marzo Commodor, 9 tracce registrate completamente in presa diretta: è proprio questo elemento a garantire alla band quel suono sporco, capace ancora oggi di convincere.
Chitarre distorte fatte di riff semplici ma efficaci, voci grezze al punto giusto, il ritmo incessante della batteria a trascinare il tutto e quel look underground mai passato di moda: miscelate queste peculiarità ed avrete un’idea ben precisa dei Quiet Confusion e dalla loro musica.
Sicuramente un gruppo da tenere d’occhio, vista la sua capacità di non passare inosservato in un panorama emergente sempre più affollato e competitivo.
Link Utili: Official Facebook Page | Sito Web
Voto: (3 / 5)
Tracklist:
- Freak Out
- Blood Flow
- Fat Flowered smoking
- Linvin’ with the sun
- You’re going home
- Better man
- El indio
- From west to east
- Stranger
Formazione:
- Antonio-guitar/vox
- Mattia-guitar
- Lona-bass
- Luca-drum