LIVE REPORT: 1 maggio 2012 @ FORTE MARGHERA (VE)
Cercando l’occasione più carina per festeggiare il 25 aprile con un gruppo di amici sono stato catapultato in maniera del tutto casuale da Padova a Venezia per vedere gli immancabili Modena City Ramblers, ormai un’ istituzione per i 25 aprile del nostro stivale e che per l’occasione avrebbero suonato per interno “Appunti partigiani”, l’ultimo lavoro con Cisco in formazione.
Il concerto si sarebbe svolto all’interno dello Scarpe Rotte Festival organizzato dall’Anpi, Arci, Marco Polo g.e.i.e Sytem e Comune di Mestre presso Forte Marghera, un forte ottocentesco con una sua storia affascinante che corre lungo due secoli.
Costruito per difendere il Canal Salso che collegava il centro di Mestre con la Laguna Veneta all’indomani della caduta della Serenissima secondo la volontà delle forze occupanti francesi ed austriache, ritornò in possesso del Regno d’Italia nel 1866 e vi ospitò l’esercito italiano durante le due guerre mondiali per venire finalmente emancipato dall’ uso militare negli anni ’80 passando in gestione al Comune di Venezia e diventando sede di eventi culturali e di promozione della pace.
Purtroppo la notte non ci ha permesso di visitarlo completamente ma ne siamo rimasti talmente colpiti che abbiamo deciso di ritornarci per festeggiare il 1 maggio, una delle ricorrenze più intense delle primavere della nostra storia passata e presente.
All’interno del forte si stende un parco alberato di 48 ettari che ha il profumo forte di un polmone verde che si gonfia coraggioso in una distesa di cemento in cui si stavano svolgendo in un clima di festa spettacoli di giocoleria per i bambini ad opera del Circo Paniko e poco oltre un sound system per i meno piccini.
Interessante è il modo in cui sono state recuperate alcune vecchie infrastrutture militari del forte a mo’ di cucina e osteria da parte della Cooperativa Sociale Controvento ed altre a mo’ di spazio espositivo per offrire opportunità ad altre iniziative quali la Mostra Cassandra, una creatura di Progetto Comunicazione che merita assolutamente un piccolo spazio nel nostro piccolo blog.
Progetto Comunicazione è un’associazione senza scopi di lucro formatasi a Milano per volontà di un gruppo di professionisti della comunicazione, fotografi, grafici, musicisti, all’indomani dei fatti di Genova del 2001 con lo scopo di promuovere un’informazione critica e il valore della memoria testimoniando con l’ausilio di diversi tipi di media quali video, foto, disegni, documenti scritti, pensieri, poesie proposti tramite l’organizzazione di eventi e diffondendosi anche grazie al supporto e partenariato de il settimanale Carta e i quotidiani Manifesto, Unità e Liberazione.
Tra questo tipo di eventi rientra la mostra “Cassandra: le idee del 2001 e i fatti del decennio”.
Si tratta di una mostra fotografica inaugurata per la prima volta a Palazzo Ducale a Genova in occasione dei dieci anni dai fatti del G8. L’attenzione viene posta proprio su quei movimenti eterogenei e vitali con le loro idee così lucide e premonitrici di quell’estate brutalmente repressa nel sangue dallo Stato Italiano e sono proprio quelle idee che si vogliono rilanciare con vigore e non commemorare con rimpianto e da cui si parte per collegarsi ad altri sei temi quali l’ economia, il lavoro, la guerra, la repressione, la società, i beni comuni, che hanno visto la mano pesante dei processi della globalizzazione neo liberista disegnarne i tratti in questo decennio e che oggi sono quotidianamente sotto gli occhi di tutti noi.
La mostra si avvale del contributo di fotoreporter italiani ed internazionali tra i quali spicca Justin Jin con il suo reportage “Midnight Blue” sulle fabbriche di Jeans in Cina, i cui scatti erano stati già pubblicati qualche tempo fa su Internazionale.
Il tutto si basa su una visione d’impatto che cattura con semplicità gli occhi del pubblico accompagnata dai pensieri di importanti penne italiane: Gino Strada, Vittorio Agnoletto, Erri de Luca ed altri. E’ proprio questa semplicità a render l’esperienza ancor più suggestiva e a portarla ad essere potenzialmente didattica per tutti i nuovi giovanissimi studenti delle scuole superiori che non hanno avuto modo di carpire o capire ciò che stava succedendo intorno a loro in quest’ultima decade perchè magari ancora poco più che bambini.
La mostra si concluderà il 10 giugno e la consiglio a tutti coloro che non vogliono rassegnarsi ad essere dei cittadini del mondo fragili e passivi.
Accorgendoci quindi con un gran sorriso nel cuore che c’è ancora chi ha voglia di resistere con testa e gentilezza alle violenze della nostra contemporaneità abbiamo continuato a far festa unendoci ai ragazzi che si stavano radunando sotto il main stage in attesa dell’esibizione degli Ska-J.
Il concerto è stato eseguito in maniera magistrale dai magnifici sette di Venezia arrivati oramai quest’anno al loro undicesimo lavoro “Cielo…mio marito!”.
Hanno fatto ballare con passione, senza però evitare momenti di lieve noia a causa di parti strumentali ridondanti in cui si da sfoggio di abilità tecniche perdendo un po’ quel gusto scanzonato, sporco e roots che ce li ha fatti conoscere dieci anni or sono.
However, ce ne siamo tornati a casa stanchi ma soddisfatti ed ognuno di noi nel suo piccolo, chi per scrivere la tesi di laurea, chi per studiare, chi per cercar lavoro, con una rinnovata voglia di lottare dentro di noi.
…Fateci un “forte” salto, I’m sure it will be worth it (sono sicuro che ne varrà la pena).
Buona settimana e buon lavoro a tutti! Peace Dudes!
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