FILM DEL GIORNO: “Il pianista”, storia di un grande musicista polacco.
Varsavia, 1° settembre 1939. E’ sotto la triste melodia di un notturno che inizia il bombardamento della Polonia da parte della Germania; è l’inizio della Seconda Guerra Mondiale ed è così che inizia Roman Polański decide di presentare “Il Pianista”, film del 2002 tratto dal romanzo autobiografico di Władysław Szpilman, noto compositore e pianista polacco. Il film mostra la cruda realtà vissuta dal pianista dopo l’occupazione di Varsavia da parte delle truppe tedesche, la perdita della famiglia, la creazione, vita e sopravvivenza nel ghetto fino la fuga da esso e la liberazione della città da parte delle Armate Rosse.
Le tristi note di pianoforte utilizzate nel corso della pellicola contribuiscono alla creazione di un “filo rosso” tra il dolore e la memoria dell’esperienza vissuta dal protagonista. Un film che racconta una delle tante storie di sopravvivenza dall’olocausto nazista (non solo di ebrei ma anche di altre popolazioni e etnie come zingari oltre omosessuali, malati di mente eccetera), la crudeltà delle truppe naziste e i lavori umanitari da parte dell’ufficiale della Wehrmacht Wilm Hosenfeld (lavoro scoperto dopo numerose indagini che riportarono alla luce le diverse vite salvate dall’ufficiale, atto per cui venne onorato dal Yad Vashem, nel 2008, Giusto tra le nazioni).
Wilm Hosenfeld