Ricordo di Cliff Burton
Un minuto di silenzio per commemorare la morte di Clifford Lee Burton, meglio conosciuto come “Cliff“, ex e miglior bassista dei Metallica.
Era conosciuto per l’aggressività del suo stile, definito da molti “violento e aggressivo”, simile ad una chitarra elettrica.
La leggenda dice che i Metallica, dopo l’uscita dal gruppo di Ron McGovney, erano andati alla ricerca di un tale “Burton”, il quale si era già fatto conoscere per le sue abilità con il basso. Quando stavano passando fuori dal pub Whisky a Go Go, c’era qualcuno che stava suonando uno spettacolare assolo, dal sound molto “elettrico e distorto”. Ovviamente hanno pensato che fosse una chitarra, ma una volta entrati sono rimasti colpiti dal fatto che quel suono non provenissa da una chitarra, ma dal basso di Cliff. Le parole sono state “Oh mio Dio! Guardate quel ragazzo!”. Subito dopo, venne offerta a Cliff l’opportunità di entrare nella band. Proposta subito accettata.
La vera storia, invece, racconta che i Metallica si siano recati appositamente nel pub per assistere ad un live della band dove suonava quel ragazzo chiamato Burton, già diventato famoso per le sue abilità. Le parole dei musicisti sono state le stesse, come lo è stata la proposta. Subito dopo, questa venne accettata.
A prescindere dalla versione, Cliff Burton entra a far parte di Metallica nel 1982, aggiungendo quello stile che per molti è stato il futuro dei Metallica. Lo si può ascoltare già nel primo lavoro del bassista con la band, Kill ‘Em All (nome scelto da lui stesso), e in particolare nella traccia numero 5, (Anesthesia) Pulling Teeth.
Ci sono altri brani dove si può ascoltare lo splendore di Burton, come For Whom The Bell Tolls, Orion, Master of Puppets, The Call of Ktulu e altre.
L’anno 1986 portò la band al successo: venne pubblicato il loro terzo capolavoro, Master of Puppets, iniziò un lungo tour al fianco di Ozzy Osbourne, Hetfield si ruppe un braccio in un concerto. Subito dopo questi eventi, i Metallica iniziarono il tour Europeo il 26 settembre, con un live a Stoccolma, in Svezia. Il concerto fu un successo, anche grazie al ritorno di Hetfield.
Il giorno dopo, nel bus della band, Burton e Hammet decisero di giocarsi il miglior posto letto con una partita a carte. Chi vinceva prendeva il posto vicino al finestrino, chi perdeva quello nel lato opposto. Burton vinse e prese il posto migliore.
Per sua sfortuna, quella stessa sera l’autobus perse il controllo, finendo per ribaltarsi. Dopo l’incidente, tutti i membri della band e l’autista uscirono fuori dall’autobus ,ormai distrutto. Tutti tranne Cliff. Nel momento in cui il pullman si ribaltò, il bassista, sfondando la vetrata che gli era a fianco, scivolò fuori dall’autobus, rimanendo completamente schiacciato. Non c’è stato nulla da fare per il ventiquattrenne Clifford Lee Burton.
Cliff venne cremato e sepolto nel Maxwell Ranch, di sua proprietà. Sul luogo dell’incidente possiamo ancora oggi vedere un monumento in ricordo del tragico evento.
Dopo la sua morte è uscito l’album And Justice for All, interamente dedicato al bassista; in particolare la canzone To Lie is to Die, intitolata dai musicisti a Burton, essendo l’ultima canzone a cui dette il suo contributo. Infatti, oltre alla parte musicale, Cliff scrisse le poche parole cantate da Hetfield.
Cliff è uno dei bassisti più bravi che io abbia mai ascoltato. Non roba ultra-tecnica come quella di Myung o come quella di Sheehan (con tutto il mio rispetto per i due bassisti), ma qualcosa che ti crea sensazioni dentro. Sensazioni di forza, potenza, furia ed eccitazione.
Per ricordare Cliff ,voglio proporvi queste due canzoni già nominate nell’articolo.
Per noi sarai sempre il miglior bassista Thrash Metal mai esistito.