Intervista a Dj Banshee Cantodea
Giuliana Secondino è una ragazza di Roma che fa qualcosa di raro al giorno d’oggi: condivide. Nello specifico, condivide la sua passione per la musica dark, gothic, new wave e generi affini con chi la vuole seguire, senza pretese e senza fronzoli. E’ una ragazza dalle idee chiare, che la notte indossa le vesti di Dj Banshee per riempire le orecchie dei suoi ascoltatori con la sua musica preferita, scelta con cura ed attenzione, ed accompagnata da consigli e punti di vista tra un pezzo e l’altro.
Da dicembre collabora con la webzine Darkitalia, che si occupa di tutte le sfaccettature della musica dark con i suoi articoli. In più, da 4 anni a questa parte, il sito ha aperto un servizio di web radio dove diversi Dj si alternano per farci ascoltare il meglio dell’oscura produzione musicale mondiale. Tra questi anche Dj Banshee che, non contenta, ha aperto anche una pagina su Facebook dove è libera di scegliere quali playlist proporre. Dice Giuliana, riguardo al progetto Radio Banshee:
“il venerdì su Radio Banshee (che è la mia piccola radio personale e radio per modo di dire purtroppo!) faccio una playlist ogni settimana o quasi intitolata Friday I’m (NOT) in love (dalla celeberrima canzone di uno dei miei gruppi più amati di sempre insieme alla grande Siouxsie, i Cure ovviamente!) e lì passo 80’s new wave, darkwave, postpunk, goth rock, electro goth, electroclash, shoegaze, 90’s alternative e a volte anche metal oscuro (black, doom, death)….anche se devo dire che da quando ho scoperto la musica dark o gotica che dir si voglia ho un po’ accantonato il “metallo pesante” ovvero il mio amore adolescenziale”.
Il mio interesse verso questa ragazza è stato stuzzicato prevalentemente per due motivi: innanzitutto il fatto che propone dei dj set a tema (ha creato delle selecta incentrate, ad esempio, sul solstizio d’inverno o sulla neve), che hanno categorizzazioni musicali ben precise. E seconda cosa ancora più importante, per il fatto che tra queste playlist ce ne sono alcune che propongono del Neofolk e suoi surrogati.
Ora, capirete il mio entusiasmo quando mi sono trovato di fronte ad un progetto di questo genere. Finalmente qualcuno, tra l’altro italiano, che condivide un genere ostico e prettamente sconosciuto come il Neofolk alle masse ignare, che trova il coraggio di proporre e far piacere questo tipo di musica non solo creando belle playlist a tema, ma anche accompagnando ogni pezzo con consigli sugli album da avere assolutamente, letture di estratti inerenti con l’argomento trattato, impressioni personali sui gruppi e la scena musicale. Un po’ quello che cerco di fare io ultimamente su questo blog, ma con mezzi più potenti come possono essere le web radio. Dovevo assolutamente approfondire!
Ho dunque scoperto che da dicembre collabora con la sopracitata Radio Darkitalia con un programma chiamato Noctes Insomnes, che ogni mercoledì sera propone le sue selezioni neofolk, pagan e apocalyptic folk, neoclassical e quant’altro. Il titolo del programma deriva dal titolo di un pezzo dei Rosa Crux, una band francese di musica gotica tra le preferite della dj romana. L’ultima puntata, andata in onda il 31 gennaio, ha voluto testare l’interesse che il suo progetto ha maturato nei suoi pochi mesi di vita: infatti ha accolto le richieste dei fan della pagina creando una tracklist in diretta, un ottimo modo per mettere alla prova la fedeltà dei suoi seguaci e vedere ciò che hanno imparato di questo genere.
A questo punto mi sono detto: si merita la mia prima intervista ufficiale. Ed infatti l’ho subito contattata e bombardata di domande come un buon intervistatore dilettante sa fare. Lei si è dimostrata disponibilissima ed entusiasta, e dalle sue risposte potete intuire la passione che mette in ciò che fa e in ciò che le piace. Godetevela!
Chi c’è dietro alla figura di Dj Banshee?
“Mi chiamo Giuliana Secondino, vivo a Roma da tanti anni ma sono di Gaeta. Sono laureata in legge ma aborro le professioni legali et similia e ho perciò follemente deciso di dedicarmi totalmente alla musica e alla poesia visto che ne scrivo da quando avevo 14 anni, come anche dei racconti che spero un giorno di pubblicare, o magari anche un romanzo.”
Che rapporto hai con la musica?
“La musica è la mia raison d’etre(come il gruppo dark ambient/esoterico!) se così vogliamo dire. Non mi alzo la mattina e non vado a dormire la notte se non ascolto come minimo un brano fra quelli che amo…
io vivo di musica perciò cerco di esplorare sempre cose nuove basta che mi emozionino.
ho già avuto modo di fare la dj e mi piace moltissimo, perciò spero di continuare su questa strada, anche se la concorrenza è spietata e ci si pesta i piedi a vicenda in queste cose a roma….c’è un ostracismo che fa paura….ma io passo solo musica rara e di qualità e non mi accontento di far ballare la gente con le solite cose tipo i joy division e i bauhaus….quando faccio la dj è come per i miei programmi, cerco le chicche e le cose rare da proporre a chi è in pista e non le solite cose sentite e risentite alle serate goth.”
I dj che propongono questo genere di musica sono veramente rari da trovare. come mai questa scelta di un genere pressoché sconosciuto come il Neofolk?
“Ho deciso di fare la speaker proprio per condividere questa mia passione per la musica con chi, come me, la ama e ha la curiosità di scoprire nuovi generi o semplicemente voglia rispolverare o riascoltare ciò che già rientra nelle sue preferenze musicali….col programma sul neofolk il mercoledì per Radio Darkitalia cerco di rompere le barriere che in Italia ahimè esistono nei confronti di questo genere, un po’ per la mancanza di curiosità e di voglia di affinare il proprio orecchio musicale, un po’ per un bieco discorso politico che, come tu saprai, relega questo genere e chi lo diffonde ad una scena destrorsa o addirittura filo-nazista, cosa che spesso è più una questione di immagine/facciata che altro….ma molti sinistroidi purtroppo osteggiano questa musica definendola “nazista” e di “estrema destra”…io trovo che questo sia un discorso un po’ sciocco e limitato-limitante, dato che per me si deve ascoltare musica senza alcun pregiudizio ma badando soprattutto alla musica medesima e alla sua bellezza intrinseca, senza dare troppa importanza invece ai testi/contenuti e alle immagini, che spesso rischiano di pesare troppo sul discorso musicale nel suo risultato finale….non so se mi spiego…”
Il tuo dj set preferito e che ricordi con più entusiasmo?
“sicuramente il mio dj set preferito è stato quello per la “Fuori Controllo Night” di Radio Kaos Italy (altra web radio con la quale collaborerà prossimamente come evincerete più avanti n.d.r.), serata organizzata il 22 dicembre scorso dal programma dark di prima che ora andrò a sostituire io con mio marito e che è stata una serata pazzesca con gente che finalmente era entusiasta di ballare cose diverse e non le solite cose stra-sentite”
Visto che sei italiana, che ne pensi della scena Neofolk italiana e quali sono secondo te i gruppi più meritevoli di attenzione?
“Penso che la scena neofolk italiana sia molto viva e brulicante di gruppi interessanti ed ispirati e che purtroppo non hanno il riscontro che meriterebbero, a tal punto che paradossalmente suonano più all’estero che in Italia! Per fare 2 esempi: gli Ataraxia e gli Ashram hanno fatto dei tour addirittura in Cina, questi ultimi addirittura con 30 date lo scorso anno, riscuotendo un enorme successo tanto che tempo fa ho beccato uno spot di un’automobile su un canale cinese con in sottofondo una canzone degli Ashram!!!!non credo di dover aggiungere altro!
I gruppi italiani più interessanti in questo settore per me sono: Argine, Ashram, Rose Rovine e Amanti, Hexperos, Camerata Mediolanense, Ataraxia, Ianva e Ordo Equitum Solis, ma questo solo per citare quelli per me fondamentali, non vuol dire che non ve ne siano altri interessantissimi da ascoltare!”
Sei più un tipo da apocalyptic/pagan folk o più da martial/neoclassical?
“allora, questa è una domanda un po’ complessa per me….dato che non amo etichettare troppo i gruppi in generi e sottogeneri… però riconosco che per capirsi le etichette hanno una loro funzione…amo i gruppi che spaziano da un genere all’altro e sperimentano ma ti posso dire che non impazzisco per generi come il dark ambient e l’ experimental e industrial troppo marcati (quando ci sono solo rumori, per capirci).
Adoro il pagan folk che mi ha fatto aprire al neofolk e al martial che prima detestavo, pensa! Ma ora ascolto tutto con piacere e con gusto…se proprio devo scegliere preferisco pagan folk e medieval, nonché neoclassical rispetto al martial ma anche qui è difficile perché amo parecchio anche il martial…” (nota: al lettore inesperto questa allegra sarabanda di paroloni che etichettano i generi potrebbe spaventare. State calmi ed informatevi,bestie!)
La tua idea di creare playlist a tema deve richiedere un sacco di lavoro e di ricerca. come prepari le tue playlist? qual’è il lavoro che c’è dietro?
“Questa domanda in particolare mi piace!innanzitutto perché sei forse il primo a rendersi conto della “fatica” e cura con cui preparo le mie playlist a tema… e poi perché mi piace parlarne, anche se ti confesso che non ho un vero e proprio modus operandi e quando decido un tema che m’ispira comincio prima a pensare a quali brani mi vengono in mente lì per lì che abbiano a che fare nel titolo o nel contenuto con il tema scelto…
Poi cerco nelle cartelle del pc o sul retro dei cd altri titoli che lì per lì non m’erano venuti in mente e così completo l’opera!
Inoltre,a volte, se mi riesce e sono ispirata, scrivo una poesia ad hoc o ne scelgo una che mi piace dai miei libri preferiti o da internet, come nel caso del “corvo” di E.A.Poe nella playlist dedicata agli uccelli del malaugurio e ai rapaci.
in più, durante la puntata, leggo e traduco i testi di alcune canzoni che ritengo particolarmente poetici e significativi in merito all’argomento trattato.
credo che i temi siano una buona idea per invogliare la gente ad ascoltare, ma a volte trovo siano un limite ai brani/gruppi che vorrei passare ma che, non rientrando in quel tema specifico, non posso proporre all’ascoltatore…”
La tua cultura musicale è davvero notevole. Come ti sei avvicinata alla musica e soprattutto come hai scoperto un genere particolare come il Neofolk? Io, ad esempio, ricordo di esserci arrivato tramite dei gruppi metal che avevano proposto produzioni più soft ed acustiche e poi, grazie al prezioso aiuto di Last.fm, mi si è aperto un mondo.
“Innanzitutto grazie per il complimentone sulla mia cultura musicale!
In generale, ti posso dire che sin da bambina, grazie a mio padre grande amante della musica classica, ho ascoltato parecchio la musica ma purtroppo solo di quel tipo, perché lui è sempre stato molto chiuso verso gli altri generi, un po’ un purista se mi puoi capire…Poi nell’adolescenza ho iniziato, non senza incappare in gruppacci di cui mi vergogno ancora di dire il nome,ad esplorare l’ “altra” musica, non sapendo pressoché nulla…e dopo qualche sbandatina pop, a 15 anni circa sono approdata al grunge e al metal e ho cominciato a sentire che la musica era la mia salvezza e poteva regalarmi davvero tanto….
Poi sono arrivati i Cure e l’amore per il dark, anche se questo un po’ in ritardo rispetto ai Cure, che mi hanno davvero conquistata ma non subitissimo…però una volta conquistata non li ho abbandonati più e Disintegration è veramente parte di me ormai….
riguardo al neofolk et similia invece ti dirò che io mi sono avvicinata a questi generi qualche anno fa all’inizio come molti, ossia attraverso i Death In June e Sol Invictus che, com’è noto, sono i pilastri del neofolk e apocalyptic folk, ed in seguito (nel 2005 circa) e soprattutto grazie al pagan folk, ed in particolare i Daemonia Nymphe, gli Unto Ashes e gli Stille Volk e poi i gruppi medieval come Ataraxia, Lupercalia et similia…da lì in poi ho apprezzato cose via via sempre più “strane” e poco masticabili ed ora capisco che moltissimi purtroppo fanno come me in passato e per non fare quel piccolo sforzo di educarsi all’ascolto si perdono delle cose davvero uniche e rare…”
Qual è o quali sono i tuoi gruppi ispiratori, quelli che ti hanno fatto andare avanti nella scoperta della musica, che ti hanno influenzato e affascinato di più, sia per la scena Gothic che per la scena Neofolk?
“I gruppi che mi hanno ispirata maggiormente nel gothic sono, come ti dicevo prima, senza alcun dubbio i Cure (da cui è partito il mio amore per il dark e per le sonorità gotiche e decadenti) e Siouxsie & The Banshees…Siouxsie Sioux è la donna che ammiro di più in assoluto e a cui m’ispiro tantissimo, dal trucco pesante e i capelli cotonati al modo di vedere la vita e di concepire la musica……
Ma anche i Faith & The Muse così versatili ed eterogenei che passano dal celtic/medieval/pagan folk al goth rock e al deathrock più sfrenati; i Corpus Delicti, oscuri e intriganti come pochi. I Clan Of Xymox, elettronici ma dalle tinte cupe come anche gli italianissimi The Frozen Autumn, una sorta di Cure con più beats, più tastiere e più delay ancora….
nell’area del neofolk, invece, a parte i classiconi fondamentali (Death In June e Sol Invictus), ti faccio 3 nomi: Argine, il gruppo che mi emoziona di più e che ha esplorato varie sfumature e risvolti del neofolk come pochi, passando dal medieval al neoclassical al dark folk e creando un connubio davvero unico fra generi e suoni; Rosa Crux, esoterici e pagani come pochi e con i testi in latino e le campane a tutto spiano che mi fanno impazzire, nonché la batteria che si suona da sé e i tamburi marziali ed ossessivi per cui vado matta; Sopor Aeternus & The Ensemble Of Shadows aka Anna Varney, che tappezza la mia casa e che nonostante gli ultimi lavori discutibili e scadenti mi ha regalato tantissime emozioni ed è un progetto che trovo di una genialità e varietà di stili e di generi impressionante, nonché un personaggio affascinante dotato di una voce duttile e teatrale come poche.”
Ci puoi anticipare qualche altro tema per le prossime playlist?
“Mmmmh…a dire il vero non pianifico le mie playlist con così tanto anticipo da poterti dire già da adesso le prossime….ma una di sicuro te la posso dire perché è da tempo che ho in mente di farla ed è sul mare e sulla morte in mare…il mare anche fa parte di me visto che ci sono cresciuta sino ai 18 anni….
ah, un’altra che ho già in mente è sui satiri e le ninfe, Bacco e i baccanali, insomma molto paganeggiante sì!
ed infine una sulle streghe e sulle figure femminili inquietanti e spaventose, magari banshees, sirene e cose del genere…”
Progetti per il futuro?
“Per il futuro come anteprima posso dirti che a breve condurrò con mio marito,anche lui dj, un programma sulla musica oscura (che abbraccerà tutti i generi che ora passo separatamente) su Radio Kaos Italy, una web radio premiata proprio recentemente come miglior web radio per i suoi contenuti e sono ovviamente contentissima di questa cosa, anche perché avrò la possibilità, per ora solo un sabato al mese, di mettere i dischi e far ballare con queste sonorità i miei amici e chi vorrà venire a queste serate organizzate dalla mia nuova radio per il mio programma.”
Ce la fai un po’ di pubblicità nel tuo prossimo programma?
“Ma certo che ve la faccio un po’ di pubblicità, sia su Radio Darkitalia che su Radio Kaos Italy, contaci!”
Questa è stata la mia prima intervista ufficiale. Come sono andato?
“Direi che le tue domande mi sono piaciute molto e mi hanno permesso di parlare di tutto ciò che mi interessa, nonché di aprire il mio mondo a chi vorrà leggere la tua intervista, per cui ti ringrazio!”
Saluta il “vasto” pubblico di Radio Interstella.
“Ciao Interstella-nauti, spero che non vi siate annoiati troppo nel leggere le mie risposte e che le mie parole vi abbiano un po’ incuriosito sul neofolk, magari spingendovi ad ascoltare le mie playlist su Radio Banshee (la mia pagina di Facebook) e su Radio Darkitalia ogni mercoledì! seguitemi!” (vi ho già lasciato i link più sopra, n.d.r.)
E non finisce qui! Continuando a parlare con lei ho scoperto che ha avuto l’occasione di assistere a diversi concerti Neofolk qui in Italia (io immagino fossi a grattarmi quando si sono svolti, perché scopro la loro esistenza solo grazie a Giuliana), tra i quali quelli di Rosa Crux a Milano e di Of The Wand And The Moon (e qui mi sono mangiato le mani dall’invidia) a Bologna nel 2009. Ma l’artista che più ha seguito e visto nelle sue performance live (già lo definii “animale da palcoscenico” nel mio articolo sul Duo Noir) è Tony Wakeford. Prima nel 2007 al castello medievale di Itri, assieme alle Dame Mediolanensi e ad Autunna Et Sa Rose, poi a Salerno nel 2009 ed infine al Villa Festival di Magione per l’evento “Immagini e suoni da un futuro antico” nell’ottobre del 2010, assieme a Rose Rovine e Amanti e ai Lia Fail, gruppo di Bologna. Inoltre Tony si è inizialmente esibito come Duo Noir, questa volta con Andrew King, altro grandissimo esponente del genere. Proprio di quest’ultima performance live Giuliana ci vuole raccontare la sua esperienza, le emozioni provate e la simpatia di quel rotondeggiante capostipite del folk moderno. Quindi senza indugio, ecco a voi un mini live report di Giuliana sull’evento Immagini e suoni da un futuro antico:
“Io ho avuto la fortuna (ma anche la perseveranza perché qui se non ti sposti da Roma non vedi niente!) di vedere più di una volta Tony Wakeford qui in Italia. Certamente in Germania ma anche in Francia e in Olanda fanno più concerti neofolk, anche perché li inseriscono in festival e quindi attirano più gente anche per questo. Ma qualcosina si muove anche in Italia, soltanto che il disinteresse della ente ovviamente non rende le cose facili…che dire, le emozioni sono difficili da raccontare…la location era più che mai appropriata, era freddissimo all’aperto e il vento faceva ondeggiare furiosamente le foglie autunnali su un grande albero dietro al palco dove si sono esibiti Tony Wakeford, sua moglie Renée al violino e quel personaggio unico che è Andrew King ai tamburi….suggestivo….poi siamo scesi giù in una saletta tipo cantinetta antica dove abbiamo assistito ai sempre coinvolgenti e sempre diversi Rose Rovine e Amanti e ai Lia Fail, che dopo i loro brani ci hanno regalato una cover dei Sol Invictus per il brano “In The Wake Of The Wolf” che io adoro e che lo stesso Tony ha voluto cantare mentre loro, visibilmente emozionatissimi ma bravi, suonavano e l’accompagnavano….Tony e la moglie,poi, sono stati disponibilissimi con noi dopo i concerti, le solite foto simpatiche dove lui finge di picchiarmi in testa col suo bastone…! la grande semplicità ed umiltà di uno dei padri del neofolk…l’ironia e la simpatia contagiosa che magari non ti aspetteresti da un uomo i cui testi amarissimi e grigi se non neri lasciano poco spazio al buon umore o alla speranza di qualunque genere.
Per concludere questa lunghissima intervista vi lascio con due video dell’evento sopracitato (con annesso imbarazzo di cui parlava Giuliana per “In The Wake Of The Wolf” ed una bellissima versione di “Media” proposta da Wakeford solista) e un regalino che mi ha lasciato la nostra dj: una foto di lei e compagnia bella con quella sagoma di Tony Wakeford.
Ringrazio Dj Banshee per il tempo dedicatomi e le auguro di continuare a promuovere il nuovo, lo sconosciuto e il nascosto senza paura e senza vergogna. Ed invito voi, cari lettori, ad appassionarvi, ad entusiasmarvi, a ricercare e stupirvi. Per una bella convivenza con la musica, per una condivisione futura, per una globalità artistica che ognuno di noi deve impegnarsi a tenere in vita. Tra l’altro, proprio questa sera, ci sarà la nuova playlist neofolk di Dj Banshee su Radio Darkitalia. Il tema sarà la pioggia e potrete ascoltarla dalle 10 di stasera a questo indirizzo (che ovviamente sarà attivo da quell’ora).
La dj romana che sta per ricevere una bella mazzata in testa dal bastone infernale di Wakeford.
Un commento alla signora : http://goo.gl/HLCfdl