Quattro chiacchiere con i Management del Dolore Post-Operatorio.
Ne avevo già parlato qualche giorno fa (clicca per visualizzare l’articolo) e ieri sera ho avuto il grande piacere di ascoltarli dal vivo (confermo quanto avevo sentito dire di loro, live sono davvero notevoli) nonchè di farci una gradevole chiacchierata post-concerto, sto parlando dei Management del Dolore Post-Operatorio.
In particolare il loro eclettico frontman, Luca Romagnoli, tra una chiacchiera e l’altra ha accettato di rispondere a qualche domanda.
Per prima cosa ho voluto indagare su ciò che prima di ogni altra cosa mi aveva incuriosito di loro: il nome, e a tal proposito mi è stato confermato quanto avevo già letto nella biografia presente sul loro sito ufficiale, e che riporto qui di seguito:
Quattro ragazzi si ritrovano fracassati dopo un incidente d’auto.
Gli toccherà, loro malgrado, fare i conti con il dolore post-operatorio, chi per una gamba rotta, chi per un ginocchio frantumato e chi per una milza asportata.
Sviluppano quindi nei corridoi dell’ospedale di Lanciano (Chieti) la loro filosofia, di una semplicità affascinante: l’unica alternativa al dolore è il piacere, in ogni sua forma più personale e astratta; e si promettono di lottare strenuamente, contro tutti coloro che per il proprio tornaconto e per opportunismo puro, hanno reso questa nostra vita un insopportabile (bisogna ammetterlo) tormento.
In seconda battuta ho preso spunto da un altro dettaglio che mi aveva spinto immediatamente a volerli conoscere (ossia il fatto che sono miei conterranei abruzzesi) per chiedere se vedono maggiormente gli aspetti positivi o quelli negativi del vivere in una realtà di provincia, e in effetti scopro che il contesto provinciale seppur con i suoi limiti pare esser invece apprezzato, grazie a vantaggi come ad esempio quello di vivere vicini, di non dover stare un ora e mezza sui mezzi pubblici per fare delle prove (Luca quasi rabbrividisce solo a parlarne), o il fatto che, a differenza delle città, qui si riesca a “vivere ancora un minimo genuinamente”. Come dargli torto?
A proposito della collaborazione con Emiliano Avoisio (Linea 77) invece chiedo a Luca quali sono quelle che gli piacerebbe poter fare..mi risponde placidamente che “tutti quelli con i quali avrei voluto fare una collaborazione sono morti”, tra gli ancora viventi cita però Conte, Battiato e Gino Paoli, gente che “capisce di musica a trecentosessanta gradi”.
Da qui già intuisco (e lui conferma) una grande passione per il cantautorato italiano “Modugno è più grande di Elvis al 100%”, sentenzia.
Tra i lavori di gruppi più recenti che gli sono piaciuti spazio a Dell’Impero delle Tenebre del Teatro degli Orrori “capolavoro” e a Sono all’Osso dei Pan del Diavolo
La conversazione va avanti, scopro che con due dei quattro componenti (Marco, il chitarrista e Andrea il bassista) si conoscono da tempo immemore, mentre il gruppo completo (ossia con l’aggiunta di Nicola alla batteria) sta assieme da ormai 3-4 anni.. si continua poi parlando di arrosticini, di poeti sconosciuti, di band abruzzesi emergenti che pare siano proprio tante ma “non te le dico perchè poi me ne dimentico sicuramente qualcuno e faccio figuracce”, di etichette, di quanto sia più facile per loro pubblicare un secondo disco e di quanto invece ci voglia un certo coraggio per pubblicare un disco d’esordio.. si parla dituttounpò finchè non arriva l’ora di salutarsi.. “un due tre ognun alla casa sè” faccio io, colto da un’improvvisa ventata di abbruzzesità, gli altri annuiscono, probabilmente solo perchè vogliono liberarsi di me, ad ogni modo ci salutiamo calorosamente progettando una rimpatriata con cena a base di arrosticini.
Beh che dire..tanto di cappello per quanto riguarda il lato umano..non si trovano tutti i giorni delle persone così simpatiche, umili e disponibili..ci sono molti artisti che dopo un album e qualche recensione si considerano già arrivati e si sentono in diritto di guardarti dall’alto in basso e di calarsi nel ruolo di rockstar con la puzza sotto il naso..non è assolutamente il caso di questi ragazzi e già solo per questo si meritano tutte le attenzioni che stanno ricevendo in questo momento..dal punto di vista prettamente artistico c’è poco da dire se non che sono sicuro del fatto che questo non è altro che l’inizio, e che sia più che lecito (perlomeno per me è così) aspettarsi grandi cose da loro, perchè la stoffa c’è (eccome se c’è) e si vede..a voi lettori dico di ascoltarli e supportarli, non ve ne pentirete!
Un ringraziamento davvero di cuore per il tempo concessomi e un in bocca al lupo per tutto, alla prossima ragazzi! Auff!!
Una risposta
[…] Auff!!, straordinario esordio degli abruzzesi Management del Dolore Post-Operatorio (clicca qui se non hai ancora letto […]