Alberto Nemo: un respiro che non può fermarsi
Un quattordicesimo disco e non è certo un motivo per fare pausa questa per Alberto Nemo che dai talent televisivi ha già ampiamente celebrato il suo talento e la sua scrittura. Si intitola “Io Dio No” il nuovo disco, intimista, contemplativo e ricco di silenzi e di dettagli. Un lavoro dalle liriche importanti come ormai ci ha abituato l’artista che ha sempre vestito i panni di una cattedratica presenza in scena… così come la sua voce che ha sempre evocato grandi visioni di antiche tradizioni. Un lavoro prodotto da MayDay Arte disponibile anche in vinile 33 giri con grafica personalizzata dal pittore Mauro Mazziero. Un lavoro da gustare in una solitudine di raccoglimento in cui la canzone d’autore diventa foriera di immersione verso il centro di se.
Un quattordicesimo disco. La mia prima curiosità è questa: in un momento storico in cui i dischi hanno perso di senso nel mercato ci sono artisti come Alberto Nemo che ne pubblicano 14 in poco tempo per di più… una controtendenza importante… come ce la spieghi?
Un musicista deve suonare, non è un’azione legata al piacere o alle opportunità. È un maledetto santo respiro che non può fermarsi, quanto più si fa corto, tanto più diventa prezioso e urgente. L’alternativa non è il silenzio ma la fine. Il vero lavoro è far si che la musica sia migliore del silenzio, che ogni brano entri nella realtà portando con sé quel profumo di infinito da cui proviene.
E questo lavoro in particolare lo troviamo anche in una preziosa stampa in vinile. Che rapporto hai con questo formato? Oppure è stata soltanto una scelta di marketing?
Non mi sono mai fidato troppo della realtà virtuale, dei server che conservano ormai tutto di noi. L’oggetto da sicurezza, non può scomparire all’improvviso come un file nella rete. Per questo motivo ho deciso di realizzare solo vinili e di dare alle copertine un valore unico attraverso i dipinti di Mauro Mazziero. Ogni copia un dipinto diverso. Basta omologazione, niente può essere adatto per tutti, a ciascuno il suo.
Parliamo di questo titolo che immagino avrà attirato la curiosità di molti: “Io Dio No”. Cosa significa nello specifico?
Tre parole pesanti che si contendono la nostra attenzione. Da come le posizioniamo cambia la nostra percezione delle cose. Un triangolo che punta verso una sola direzione. Compaiono nel primo brano del disco “Dissolvenze”, prendendosi la scena e ponendo subito l’attenzione su come potrà svilupparsi tutto il racconto.
Chi è Alberto Nemo? L’artista che vediamo in foto, la voce di questo disco o l’uomo che si nasconde dietro le maschere di scena? Oppure forse tutte queste cose assieme?
Identificare le persone è la principale attività svolta in questo tempo. I social registrano tutte le informazioni che diamo loro attraverso le nostre navigazioni, poi ci inviano la giusta pubblicità. Per un artista è diverso, se si identifica smette di essere medium e non coglie più ciò che l’universo trasmette. Io sono un’antenna e devo posizionarmi più in alto che posso. Non è una questione di superbia, è semplicemente il posto riservato a chi deve catturare i segnali. È anche una posizione molto pericolosa perché esposta a qualsiasi intemperie.
Tra le canzoni c’è un omaggio che fai alla poesia di Dino Campana. Come e perché hai scelto un artista simile nel filo conduttore di questo disco?
Non tutte le poesie possono diventare canzoni, sono nate per la lettura e non per essere musicate. Le “Barche amorrate”di Campana “cantano” una melodia tragica ed eroica che ho colto mentre leggevo. Il vento che le scuote le fa simili a noi e le fa anche risuonare: un lamento che si perde tra le onde, in dissolvenza. Non potevo non inserirlo in questo disco.
Ed è bellissima questa copertina… cosa racconta? Ci trovo dentro simbologie molto importanti…
Ho deciso di affidare a Mauro Mazziero questa copertina dopo la nostra collaborazione per l’album “Giostre” uscito il primo gennaio di quest’anno. Non intendo dare una spiegazione di ciò che raffigura, dico soltanto che non si tratta di un’illustrazione ma di un vero e proprio congegno d’immagini che guida il pensiero verso un’esperienza spirituale. Io Dio No è anche un disco da guardare.