AWAVE: l’esordio pellegrino parte dall’Abruzzo
Dream-pop e ispirazioni dark che mi piacerebbe definire più di un dark spirituale in linea con le belle tendenze americane main stream. Sono gli abruzzesi Awave che sfornano un singolo dal titolo “Walking” prodotto da Luigi Tarquini presso Alti Records. Elettronica e mondo reale, il pellegrinaggio di se stessi in questa vita ma anche un atto di resistenza verso una quotidianità poco solare. “Walking” ha uno sviluppo davvero interessante, forse pecca di una pronuncia troppo italiana ma comunque piace per il carattere forte del tutto. Un primo singolo che apre la pista ad un Ep ufficiale di cui aspettiamo di conoscerne i confini e le forme.
Un esordio oggi, in uno scenario altamente mediatico, dove solo pochissime scelte aziendali premiamo la diffusione. Voi ne siete coscienti? Come si scende in un campo così poco fertile come quello della musica pop (in tutte le sue declinazioni)?
Siamo consapevoli delle numerose difficoltà nello scenario artistico attuale, ma siamo scesi in campo per tentare almeno di giocare questa partita spietata, in fondo non lo abbiamo neanche scelto a tavolino di buttarci verso il pop, ma e` venuto fuori un po per volta un po per sbaglio. In ogni caso non direi che e`un campo poco fertile, e` solo parecchio difficile da decifrare se si cerca di rincorrerlo
Questo primo brano, questo esordio, questo video… oggi ha più senso secondo voi parlare di canzoni che di dischi?
Anche molti decenni fa era più facile parlare di singoli che di album quindi e` un po come se si fosse ritornati alle origini, ai vinili 7”…
E diamo uno sguardo a Sanremo… appena finito, ennesimo circo mediatico in pompa magna. Il vostro occhio? Che cosa ha visto?
Non mastichiamo molto la musica italiana, soprattutto attuale, quindi come Awave possiamo esprimerci poco a riguardo di Sanremo. Come parere personale (Federico S.) ho apprezzato alcuni retroscena del festival, ad esempio le interviste ad Elettra Lamborghini o Elodie, oppure la produzione del brano di Anastasio che e` opera di un nostro concittadino (Stabber), e poi tutta la vicenda di Bugo e Morgan.. il loro pezzo spacca!!
L’Abruzzo per molta parte, come molta parte dell’Italia stessa, è un territorio di provincia. Voi come vivete la distanza dalle grandi metropoli? Difficoltà e rinunce o grandi opportunità?
L’Abruzzo è senza dubbio isolato rispetto al resto del panorama artistico/musicale nazionale, come anche altre regioni, per tante ragioni storiche e sociali. Ma in ogni caso l’Italia stessa rappresenta un po una provincia rispetto al nostro focus musicale che e` tendenzialmente piu rivolto all’estero e all’Inghilterra. Le difficoltà sono molte, molte piu del previsto…
Il suono degli Awave è un suono figlio del presente digitale, tra suoni acustici e quel dream-pop sintetizzato. Da quali radici proviene?
Non lo abbiamo capito ancora bene neanche noi ahahah.. Siamo partiti da un concetto molto acustico per poi implementare il sound con suoni digitali e sperimentare ogni volta nuove soluzioni. Probabilmente le nostre radici partono dai Radiohead…
A chiudere: bellissimo il video… come nasce?
Nasce dopo tantissime idee e discussioni, sempre però con un unico focus in testa, riuscire produrre un video concettuale ma che fosse ‘semplice’. Cosi viene fuori l’idea delle proiezioni che fungono sia da texture mentre noi suoniamo sia da racconto parallelo all’incedere del brano, un cammino interiore dell’uomo che diventa il percorso metaforico della terra nella storia, ben rappresentato dalle immagini del fantastico documentario ‘Home’ di Arnaud Bertrand, nelle proiezioni appunto.