Intervista ad ARAU: come far vivere un amore a distanza
-Ciao Arau, ci troviamo qui in occasione dell’uscita del tuo nuovo singolo, “The Last Dreamer”. Com’è nato questo pezzo?
Un Saluto a voi di Intestella Webzine. Il brano è nato quasi per caso, una sera. L’ho scritto di getto dopo uno scambio di messaggi avuto con una persona che vive in America e che ho conosciuto tramite i social.
-Questo brano è il primo tuo inedito scritto in inglese. Come mai questo cambiamento?
Faccio una premessa: nel momento in cui tu decidi di utilizzare lo strumento metafora all’interno della scrittura di un brano, devi per forza fondere alcuni elementi facenti parte della realtà o dalla fantasia. La lingua inglese era un ingrediente preso dalla realtà perché usato durante la comunicazione dei due amanti lontani, di cui parla il brano, quindi più che “cambiamento” diciamo che questa è stata un’esigenza dovuta proprio al contenuto di questo pezzo. Non so ancora se il mio prossimo album sarà in inglese, non penso sia così importante la lingua straniera, per me conta invece la struttura e la buona fattura del brano.
In Italia si pensa troppo alle vendite, al modo migliore per poter arrivare alle persone, ma sono tutte cose che alla fine passano. Quello che conta di più è la creazione e la visione artistica delle cose.
-La storia di “The Last Dreamer” insomma è quella di un amore che sopravvive ad una grande distanza. Come è possibile secondo te far vivere un amore nonostante la lontananza?
L’amore penso sia un insieme di cose, ma ciò che ne determina veramente la nascita sia l’esaltazione del sentimento.
Nel mio disco precedente, “La lunga eclisse”, avevo già spiegato che ci sono delle componenti basilari che esaltano la grandezza dell’amore, come l’astrazione dalla realtà, gli attimi. Così in questo nuovo brano la distanza è un motore devastante che incendia i sentimenti.
L’amore a distanza non si concretizza mai senza un’unione fisica, ma può sopravvivere e alimentarsi tra le pagine dei libri, per sempre.
-Come mai, nel video, hai scelto di apparire legato ad una sedia?
Per la realizzazione di questo video avevo chiesto di ricreare una stanza con un’atmosfera erosa dal tempo una camera ricca di elementi di corredo che richiamassero la vita reale del personaggio: una scrivania, dei libri, i guanti da boxe, le chitarre…
La scelta di apparire legato a una sedia mi è servita per metaforizzare il racconto tra i due amanti, ovvero il protagonista è una sorta di prigioniero tenuto in ostaggio dalle distanze.
-Qual è secondo te il valore aggiunto che un videoclip può dare ad un brano?
Uno dei valori aggiunti a questo mio ultimo videoclip penso sia stato proprio la regia di Daniele Poli e il suo Street Style Studio. Daniele ha dato un’impronta ben definita al video grazie al suo graffio estetico. E poi c’è la mia fedele chitarra slide weissenborn da ginocchia: quando parto con l’assolo mi esalto!
I videoclip secondo me hanno la forza di catalizzare gli ascoltatori dentro la musica dell’artista. Il mio rapporto con i video è quello di quando ragazzo: un inguaribile sognatore che vorrebbe vivere dentro la propria immaginazione.
-In tutti i tuoi lavori inediti hai deciso di parlare dell’amore e del romanticismo, percorrendo una strada tematica che è stata battuta da tanti artisti di ogni epoca e genere. Quali sono gli artisti (musicisti ma anche poeti, romanzieri, registi, pittori…) ai quali ti senti più affine?
Per rimanere in ambito musicale, da giovane, avevo letteralmente perso la testa per Cristina Donà, tra dischi acquistati e libri e poesie letti. La ritengo ancora oggi difficilmente superabile.
Apprezzo poi Niccolò Fabi, il coraggio di Manuel Agnelli, leggo molto Bukowski (un romantico decaduto!) e adoro Dalì, un genio incommensurabile.
-Quali sono i tuoi progetti per quest’estate 2019?
Per quest’estate oltre qualche data ai Buskers di Ferrara 2019, stiamo organizzando i piani di battaglia per l’inverno 2019, durante il quale pubblicherò la seconda parte del mio progetto “Un’altra Musica”, dedicato ai cantautori italiani. (Di cui questo è stato il primo episodio https://www.youtube.com/watch?v=gVkTWbT-sP0 )
Potete seguirmi da qui, per restare aggiornati: https://www.facebook.com/ArauMusic/
A presto!
PAOLO MARCHETTI