Daniele Meneghin: le occasioni, gli uomini e gli animali
Altamente simbolico e ricco di immaginario il titolo di questo disco del cantautore travisano Daniele Meneghin intitolato appunto “Animali, uomini & occasioni”. Bellissimo pop d’autore realizzato con la presenza magistrale di Osvaldo Di Dio e band. Quando lo stilema nazional popolare incontra il rock dai modi gentili e dalle forme ariose di ballate metropolitane come la bellissima “Proteggi da me” che inizia con uno spezzone audio della metropolitana di Mosca o la successiva “Alba” che è il singolo di lancio con un video ufficiale presente in rete e questa intro di un audio registrato in un tempo di monache buddiste in Birmania. E sottolineo ancora il contributo iniziale di “Miracolo” in cui sentiamo uno spezzone di audio della metropolitana di Dubai che annuncia la fermata in arrivo denominata World Trade Center. Un lavoro che unisce 3 concetti interessanti ed estremamente condizionanti: gli animali come osservatori di questo mondo fatto di uomini, gli uomini stessi che è la vita che ci circonda ma anche la biografia di emozioni del nostro ed infine le occasioni che significa anche gli incontri… e qui è inevitabile pensare alla produzione di questo lavoro e alla preziosa collaborazione del chitarrista di Battiato. Un disco pulito, senza stravaganze… un lavoro di bella canzone che non ha la pretesa di rivoluzionare niente ma celebra con gusto e mestiere una lontana tradizione di musica d’autore italiana.
Come non partire parlando di queste collaborazioni. Osvaldo Di Dio e Paolo Iafelice. Come nasce questo incontro lavorativo?
Ho avuto il piacere e la fortuna di conoscere Osvaldo già nel 2006 durante la lavorazione del mio secondo lavoro “Bertoldo si confessa ridendo”. In quegli anni collaboravo con il grande Gilberto Martellieri musicista Ferrarese da poco scomparso. Dal quel momento in poi Osvaldo ha lavorato con entusiasmo e partecipazione a tutti i miei lavori. Dopo l’incontro con Paolo Iafelice nel 2015 abbiamo deciso di fare questo lavoro assieme. Sono molto orgoglioso di lavorare con questi grandi professionisti, per il grande valore aggiunto che danno alla mia musica e per il mio personale piacere di vederli creare.
Un suono che probabilmente per la tua musica ha rappresentato una rivoluzione?
Sicuramente tutti quei “strani” strumenti a fiato suonati da Mario Arcari nei dischi di De Andrè da “Creuza de ma” in poi,
quei fraseggi così colti e striduli da sembrare pecore al pascolo. Mi sono sempre piaciute le sonorità che ti cullano la mente, ho sempre adorato quei fraseggi che sembrano strofe a raccontar di loro.
Nello specifico com’è stato lavorare in team?Per un cantautore penso sia un’esperienza anche “pericolosa”… non trovi?
Sono un sostenitore convinto dei gruppi di lavoro, penso che le varie capacità dei vari componenti di un gruppo siano la vera forza di un progetto, non solo nella musica, ma anche nella vita o nel lavoro di tutti i giorni. Certo è che lavorare in gruppo vuol dire anche essere disposti ad accettare o vagliare idee che magari a prima acchito ci sembrano non coerenti con il nostro mondo. Per questo è importante che nel gruppo ci sia affiatamento e rispetto, e fortunatamente nel mio gruppo di lavoro ci sono entrambi.
Un disco di vita… come concept forse ho scelto una parola troppo vaga ma diciamo anche che la tua scrittura è decisamente rivolta alla vita o sbaglio?
Non sbagli, anzi azzardo, non so se sarei capace a non scrivere di vita! La canzone è un luogo ben definito dove faccio entrare i miei passi, dove i miei occhi lasciano quello che hanno visto. Nelle canzoni racconto il mio mondo e come vedo il mondo. Le mie canzoni sono sempre figlie di un bisogno comunicativo scaturito da mondo che mi circonda.
Bella l’idea di farci raccontare dagli animali… perché non l’hai più sviluppato per intero quel disco?
Ho scritto le canzoni sugli animali in vari momenti della mia vita, alcune sono state scritte molti anni fa. Quando con Osvaldo abbiamo deciso e colto l’occasione di entrare in studio a registrare, avevo quella “maledetta voglia” di suonare anche pezzi nuovi di scrittura recente. Da qui l’idea di fare un mix tra le cose. Infatti il disco si intitola “Animali Uomini & Occasioni” proprio perché ci sono le canzoni del disco che doveva essere Animali, poi ci sono le canzoni “nuove” che parlano degli uomini unito dall’occasione di averlo potuto registrare in studio con questi grandi musicisti. Comunque ho ancora molte canzoni che parlano di animali… non si sa mai che in futuro ci possa essere il volume2.