[INTERVISTA] AVON live @ Scumm (Pescara) il 17/05/2018
C’era molto fermento in città per uno degli avvenimenti più attesi della stagione: il live di Alfredo Hernandez (Kyuss/Queens Of The Stone Age/Yawning Man/Che), James Childs (Airbus/Vic Du Monte’s Persona Non Grata) e Charles Pasarell (Lakota/Waxy), al secolo gli Avon. Poco prima della loro esibizione all’interno della Cave Room dello Scumm di Pescara, siamo riusciti a strappar loro un’intervista esclusiva, non priva di sorprese.
Raccontateci la nascita degli Avon.
Charles: Alfredo e James suonavano insieme in un progetto chiamato Vic Du Monte’s Persona Non Grata e li ho conosciuti durante un tour europeo nel 2005, dove io suonavo con i Waxy. Io e James abbiamo iniziato a parlare della possibilità di unire le forze, una volta tornati in California e ci sono voluti ben dieci anni per riuscire nell’intento (risata generale, ndr)
Quali sono le differenze stilistiche tra il primo album “Mad Marco” e il secondo “Dave’s Dungeon”?
James: “Mad Marco” è il primo tentativo mio e di Charles di fare qualcosa insieme. Alfredo si è unito a noi per completare il lavoro e metterlo a punto. “Dave’s Dungeon” è più personale, dove le idee erano più chiare, circolavano nell’aria e prendevano forma. In “Mad Marco” stavamo iniziando a capire come fare musica tra di noi, dove il processo di scrittura è stato piuttosto lungo. “Dave’s Dungeon” ha goduto, invece, di una progressione più spontanea.
Che rapporto avete con l’Italia?
James: Nel 2005 io e Alfredo siamo venuti a suonare in Italia con i Vic Du Monte’s Persona Non Grata, ci siamo divertiti molto. E’ veramente fantastico suonare qui. Come Avon siamo venuti già una volta in tour dividendo il palco con diverse band locali quali OGM e Stake Of The Witch. Abbiamo instaurato un rapporto con loro molto stretto, come una famiglia.
Con chi avreste voluto collaborare individualmente?
Alfredo: Musicalmente io scelgo Brian Eno.
James: Domanda molto interessante. Direi Kendrick Lamar.
Charles: Chiunque possa aggiungere qualcosa al nostro sound senza togliere nulla da ciò che già possediamo, senza cambiarci troppo. Non mi viene in mente nessuno in particolare.
Da chi vi sentite maggiormente influenzati?
Charles: Senz’altro John Paul Jones e James Jamerson.
James: Sicuramente i Beatles.
Alfredo: Come batterista probabilmente Buddy Rich.
Progetti futuri?
Charles: Abbiamo qualche canzone su cui stiamo lavorando con l’auspicio che sia l’origine di un nuovo disco. Siamo molto concentrati sugli Avon, portando in tour “Dave’s Dungeon” anche se Alfredo ha un paio di progetti in atto.
Alfredo: Ho la fortuna di avere tanti amici musicisti (ride, ndr)
Giovanni Panebianco
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