[INTERVISTA] REFILLA: un esordio come medicinale
Una capsula USB e il bugiardino per le controindicazioni. Ecco come si presenta l’esordio dei REFILLA.
E dietro l’apparenza futuristica di una musica rock poco pop, c’è una filosofia che si articola sostanzialmente proprio partendo dal titolo “Due”.
Una doppia faccia, una risvolto tra origine e attualità. Ed è scendendo nella quotidianità – perché il pop dei REFILLA parla della vita di tutti noi – che troviamo una chiave di lettura profonda che gioca con questo concetto.
L’essere e l’avere, l’estetica e il messaggio.
Da una parte lo show di Truman e dall’altra la violenza della verità. Che poi il pop dei REFILLA si fa crudo e graffiante con le distorsioni delle chitarre e quell’elettronica di gusto che non conduce e che colora.
Punto a capo.
Peschiamo dalla rete “Partire a settembre” e diamo parola ai REFILLA:
Un esordio oggi per i REFILLA. Innanzi tutto questo nome: da dove proviene?
Dal verbo inglese to refill ossia riempire ancora.
Cerchiamo di vedere sempre il mezzo pieno delle cose.
E poi esordire oggi: ha nuovi valori e nuove prospettive, visto anche il supporto che avete scelto. Secondo voi quale sarà il futuro immediato?
Il futuro saranno altri dischi ed una strada sempre insieme.
Per il momento questo disco ci ha già dato più di quello che gli potevamo chiedere: ci ha permesso di dire delle cose che avevamo dentro
Questo disco sposa il rock ma anche il pop digitale. Da dove nasce la vostra direzione artistica? A cosa punta?
Non abbiamo inseguito un genere ma abbiamo lasciato che fosse la musica ad inseguire noi. Così abbiamo rubato diverse caratteristiche a diversi generi che ci piacevano.
La nostra direzione è la ricerca di qualcosa di nuovo senza restrizioni di genere.
Una musica che parte e si concretizza nei testi.
Dunque “Due” è un disco giunto ad un obiettivo oppure è un lavoro di sperimentazione per prendere le misure per il futuro?
Entrambe!
Tutte e DUE le risposte direi.
Fermo restando che chi fa musica lo deve fare per il solo motivo di esprimere se stesso è chiaro che ogni lavoro serve per migliorare se stessi e le proprie scelte.
In questo caso artistiche e musicali.
Dopo 3 video… il quarto?
Stiamo attualmente lavorando al prossimo video e possiamo dirvi che nulla ci farà sentire mai sentire così b-b-bene come il prossimo
duraniano
Link utili: Refilla