RECENSIONE: Noam Bleen – Noam Bleen EP
L’EP d’esordio del trio sardo Noam Bleen costruisce le sue fondamenta sulla linea sottile che demarca il confine fra full-lenght ed extended play. Questa stessa ambiguità è facilmente riscontrabile in una proposta che trova altresì il proprio costrutto principale nel grunge e post grunge di fine anni novanta, ma si arricchisce di sfumature shoegaze che movimentano una proposta cruda e veritiera. Gli interlude di stampo ambient e riflessivo sono uno spunto interessate ma potevano essere meglio integrati fra le strutture dei brani. La rottura che si percepisce è netta e sicuramente poteva essere mitigata da scelte più accurate in fase di produzione. Purtroppo il recording relega le strutture ritmiche a ruoli di contorno, pregiudicando la percezione, che sarebbe assolutamente necessaria, delle costruzioni armoniche di base.
I Noam Bleen lasciano intravedere un potenziale importante e regalano al mondo un alt-rock ibrido, sincero e trascinante. Una band su cui puntare senza ombra di dubbio che vincola il proprio percorso di crescita ad un innalzamento del livello delle proprie produzioni.
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Voto: (7 / 10)
Tracklist:
- Underplay
- Placebo Button
- Vent Your Spleen
- Solivagant
- Specious Present
- Star’s End
- At Dawn