“White Out”, primo album del duo BARACHETTI / RUGGERI
“White Out” è il primo disco dei Barachetti / Ruggeri: un duo, anzi un Due, formato da Luca Barachetti (ex Bancale) e Enrico Ruggeri (ex Hogwash, oggi musicista sperimentale) e basato sull’incontro / scontro di due visioni espressive, che portano in dote voce e suono, parola e ritmo, corpo e trama.
Il primo lavoro del progetto sarà disponibile da oggi 20 maggio in 100 copie numerate per le etichette Ribéss Records e Dreamingorilla Records con distribuzione Audioglobe. Il disco non verrà pubblicato in digitale.
Tutti coloro che acquisteranno in pre-order il disco a partire dal 20 aprile riceveranno una sorpresa sonora preparata dai Barachetti / Ruggeri.
“White Out” è un concept album sul male di testa come epifania del declino etico, culturale e soprattutto esistenziale dell’Occidente. Una fotografia dell’apocalisse a bassa intensità ma ad altissima disperazione dell’uomo nella tarda modernità. Un susseguirsi di brani imprevisti (ovvero non pianificati), canzoni-non-canzoni dilatate e contorte, tracce non scritte ma scritturate dal reale come indagini radicali e radicate sulle possibilità del suono e del linguaggio. Da una parte una manciata di testi in forma di poesia scritti da Luca Barachetti, una poesia che però deve fare i conti con altro suono; dall’altra le macchine analogiche, gli strumenti autocostruiti e gli strumenti tradizionali (ma suonati in modo atipico) di Enrico Ruggeri, per la prima volta alle prese con delle parole dall’inizio del suo percorso sperimentale.
Il risultato è un disco di esperienze sonore tutte differenti, che non tralasciano suoni psichici e disturbanti ma pure scampoli meditativi ed evocazioni. Dodici brani divisi fra otto tracce sul e nel male di testa (come rappresentazioni e disvelamenti: “Dolore bianco”, “Corpo Occidente”, “Pulsa”, “Macula”, “White Out”, “Mare morto”, “Panda psichico”, “Uomo occipitale”) e quattro tracce analgesiche (come tentativi di ribellione salvifica: “Uomo scritturato”, “San Sebastiano”, “Cretto del vero”, “Fiume verticale”). Una massa sonora che è il frutto di tre anni di lavoro e di un vagare fra influenze, stimoli e suggestioni suonando poco, riflettendo tanto, mangiando e ridendo molto, umanamente.
Il percorso verso “White Out” ha visto Barachetti / Ruggeri transitare attraverso alcune tappe fondamentali. Prime fra tutte le due videoperformance “Fiume verticale” (con il violinista Michele Gazich) e “Uomo occipitale” (con lo psicoterapeuta bioenergetico Claudio Agosti) in cui i due brani presenti anche in questo disco sono stati proposti in versioni profondamente diverse. Ma assai importante è stata anche la performance “A l d i q u a e a l d i l à d e l morire” tenuta in occasione della Giornata della Memoria dell’anno scorso, dove l’installazione “Fiume verticale” ha interagito con le parole di Paul Celan e la batteria di Gionata Giardina.
“White Out” è insomma l’approdo artistico, politico, personale di un ritrovarsi nel grande black out bianco del contemporaneo accelerato, dove l’orizzonte è scomparso, il paesaggio è freddo, disumano e ogni cosa è indistinguibile. Ma in questo bianco baluginante dove la nostra testa pulsa e ci dice che siamo esseri cardiaci di carne, nervi e sangue possiamo ricominciare a lasciarci travolgere dalla realtà, a farci trafiggere dall’amore e spaccare dalla consapevolezza. Per rialzare il cranio verso un’azzurrità salvifica. Una reazione vitale mai come ora necessaria: uomini occipitali che tornano ad essere Uomini verticali.
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