RECENSIONE: Marazzita – Formule
Dopo i due EP “E’ tutto gratis” ed il successivo “Mi gioco i sogni a carte”, arriva l’album di esordio di Marazzita edito per La Fame Dischi. Più che una conferma, quella dell’artista calabrese, sembra un vero e proprio passo avanti che ribadisce da un lato la sua origine cantautorale, ma alla quale aggiunge un’integrità maturata negli anni che colora i brani e li completa fondendo abilmente testi sinceri e ben elaborati con una melodia più ricercata rispetto ai precedenti lavori. La novità sta proprio nel tentativo di Marazzita di abbandonare il suo porto sicuro per dirigersi verso nuove mete, sperimentando ulteriori possibili risvolti.
Sono tanti gli interrogativi che Marazzita si pone nei suoi scritti, ai quali tenta di rispondere con una personalissima nota melanconica, fatta di sguardi limpidi e di immagini pregne di rimandi metaforici. “Formule” ci allieta con le sue sonorità pop, la sua facilità di ascolto e la sua concisa durata che funziona a meraviglia nel contesto di singolo o brano di lancio. Le dolci, amare e sconsolate “Le scarpe” e “Desktop” sono una conferma dello stile marazzitiano dove il testo, le storie e le situazioni raccontate sono i cardini su cui ruotano i concetti musicali. La vera sterzata arriva proprio con i due brani maggiormente degni di nota: “Energia cinetica” e “Ivic“. Si percepisce come dietro questo sforzo discografico ci sia una elaborazione certosina in cui Marazzita riesce ad esprimersi con nuove sfumature interessanti. Con i suoi cambi di tempo, il suo ritmo sbarazzino, lo splendido tema-assolo della chitarra, il testo più libero e spensierato, Energia Cinetica ci ricorda un estro creativo simile a quello del miglior Battisti-Mogol e sulla cui scia si può intravedere un futuro radioso. Ivic rappresenta invece la seconda perla dell’album; nel brano torna la forza evocativa degli arrangiamenti e di un testo secco ma sognante.
Ciò che colpisce positivamente è come Marazzita sia riuscito a trovare un equilibrio tra una tradizione nostrana cantautorale, un mix di sonorità anni ’70 e ’80 ed uno sguardo prospettico verso la modernità: questo è un disco da ascoltare dal primo all’ultimo brano, dalle venature più pop di Formule fino alla piacevole e gustosa chiusura jazz di Tutto ci scorre addosso. Marazzita dimostra di essersi avvicinato ancor di più alla sua personale “formula” musicale, forse una vera formula vincente.
Remo Cruz
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Voto: (7,5 / 10)
Tracklist:
- Formule
- Le scarpe
- Desktop
- Energia cinetica
- Ivic
- L’artista da giovane
- Mancanza
- Tutto ci scorre addosso
Formazione:
Marazzita: testi e musiche, voce, chitarre acustiche.
Alessandro Dell’Ammassari: chitarre elettriche, chitarra acustica in “Tutto ci scorre addosso”cori in “Energia cinetica”e “Desktop”.