RECENSIONE: Terzacorsia – Sogno o realtà EP
Il percorso artistico dei Terzacorsia ha radici arcaiche e profondamente variegate. Tutto comincia nel 2006 e la band negli anni si sdoppia fra cover e brani originali, arrivando nel 2010 al primo full-lenght. La produzione più recente, “Sogno o realtà“, è datata 2016 ed è edita da Music Force. L’EP si presenta sostanzialmente come la naturale evoluzione di quanto fatto dalla band in “2012“, differenziandosi tuttavia da quest’ultimo grazie ad un notevole “snellimento” dei processi di songwriting ed arrangiamento.
Lasciando da parte i paragoni con quanto fatto in passato (puramente legati al giudizio soggettivo che ognuno può dare al percorso della band), “Sogno o realtà” delinea i contorni di un’opera che appare decisamente poco ispirata. La presenza di “Amarsi un po‘”, cover del famoso brano di Battisti, non fa altro che evidenziare quanto precedentemente descritto. A malapena si percepisce la differenza fra i brani originali e questa reinterpretazione che peraltro non aggiunge nulla, se non una gamma di suoni, e non sonorità, ovviamente inaccessibili ai musicisti protagonisti nella versione originale. Il vero problema è che, dopo 10 anni di attività, sarebbe lecito aspettarsi dai Terzacorsia uno stile ben definito, non per forza originale ma quantomeno riconoscibile. I brani viaggiano sul confine fra il cantautorato intellettuale ed un rock mai gestito con personalità, la cui condizione d’esistenza è esclusivamente legata a qualche distorsione del comparto chitarristico.
Fra gli aspetti positivi va sicuramente sottolineata una certa maturità nella gestione di ogni singolo strumento; gli arrangiamenti sono ben dosati e sostanzialmente funzionali al tipo di proposta. Le contaminazioni floydiane, accompagnate a sonorità che sfiorano il prog italiano d’epoca, della title track sono l’aspetto più interessante di un EP che offre poco sotto il punto di vista artistico, anche per quel che concerne il comparto lirico. I testi cercano il proprio mistero in viaggi onirici ed analisi delle dinamiche interne dell’animo umano ma restano comunque abbastanza leggibili e prevedibili. La produzione non offre spunti particolari o azzardi. Tutto è conforme alla semplicità d’intenti a cui accennavamo prima. Da una band con un percorso così ampio è d’obbligo aspettarsi molto di più.
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Voto: (5 / 10) Tracklist:
- Tempesta
- Sudore
- Sogno o realtà
- Amarsi un po’ (Lucio Battisti cover)
Formazione:
- Gianluca Di Febo: voce e piano
- Giuseppe Cantoli: chitarra
- Nicola Di Noia: basso e synth
- Alessio Palizzi: batteria