RECENSIONE: Terzo Piano – SUPER SUPER
Esordio molto interessante e ben studiato quello del giovane quartetto campano Terzo Piano, uscito nell’ottobre del 2015 per l’etichetta indipendente La Fame Dischi, sempre più una certezza per quanto riguarda il panorama indie su suolo italico.
Con alle spalle un EP intitolato TREPPI EPPI, che proponeva un sound molto più ruvido e tendente a mescolare sonorità new wave con potenti riff rock, ed esperienze sul palco assieme a diverse band importanti del panorama italiano (Ministri; Bud Spencer Blues Explosions), i nostri si mettono a tavolino per riorganizzare completamente la propria proposta sonora, essenzialmente abbandonando il basso elettrico per passare ai synth, producendo infine questo SUPER SUPER, dal titolo spensierato e molto azzeccato in rapporto alla resa generale dell’opera.
L’album è un amalgama molto ben riuscito di elettronica, cantautorato in salsa pop rigorosamente in italiano e psichedelie assortite. In Intro notiamo subito il lato elettronico e sostenuto del quartetto campano, tra ridondanze simil cupe e ritmiche electropop leggiadre e coinvolgenti. La successiva Attratti Super, dalla quale è stato anche estratto il primo video ufficiale della band, mette in risalto la sentita vocalità del frontman Francesco Maria Pisapia, dalla timbrica molto simile a quella di gruppi come Tiromancino, che tra testi malinconici e sognanti aleggia su di una strumentazione scarna e acusticamente ridondante, per esplodere in ripetizioni corali ed arpeggi cristallini sul finale che donano ancora più estraneità leggiadra al tutto. Segue poi la marcia pop-folk di Loop, dalle atmosfere più aggressivamente dilatate sul finale, ed il binomio elettro-pop che compone le due parti di H, elettronica pulita e leggiadra nel suo incedere ritmato di percussioni e riff a braccetto con la solita voce sentita che tutto trasporta, passando per una prima parte più ritmicamente coinvolgente ed una seconda parte più sospesa e sognante. Più aggressiva ma a tratti nuovamente onirica e asettica si presenta invece Supervixens, amalgama di diversi generi che vanno dall’elettronica, pop rock cantautoriale nella linea vocale e psichedelie folk nei riempitivi. Anche Super-8 passa molto volentieri da atmosfere leggere ad altre più tendenti al rock di matrice indie, mentre il pezzo più riuscito rimane a mio parere 52mm, in puro stile Notwist che mescola perfettamente lente ritmiche elettroniche a coinvolgenti arpeggi acustici, il tutto nella solita atmosfera sospesa ed emozionale, dettata soprattutto dal cantato del leader, nella quale i Terzo Piano ci hanno oramai ben immedesimato facendoci sentire pienamente a nostro agio.
Esordio di una band che sembra già ben navigata, intelligente e piacevolissimo per un ascolto che unisca leggerezza e mondi testuali sognanti e malinconici.
Link Utili: Pagina Facebook / Canale Youtube / Soundcloud
Voto: (7 / 10)
Tracklist:
- Intro
- Attratti Super
- Loop
- H (Parte I)
- H (Parte II)
- Jungle
- Supervixens
- Super-8
- 52mm
- 0
Formazione:
- Francesco Mattia Pisapia: Voce/Chitarra
- Rocco Izzo: Chitarra/Cori
- Christian Bisogno: Tastiere
- Alfonso Senatore: Batteria/Cori