RECENSIONE: Burn the Ocean – Come Clean
Nell’ascolto del debut album dei Burn the Ocean è subito percepibile come il movimento musicale che alimenta i brani sia di natura new grunge, rifinito da sonorità metal e nu-metal. Molti episodi trovano ispirazione in Cantrell e soci. “Days in November“, “Seed” (in questo caso ci sono molti rimandi a “Nutshell“) e “Feast” ne sono un esempio lampante; i brani, d’altro canto, non rinunciano alla loro attitudine prettamente metal, marcata soprattutto dall’apparato chitarristico e ritmico. Le vocals invece restano su uno stile meno gridato e più diretto, vicino all’easy listening.
La band sembra essere intrinsecamente connessa al movimento grunge, anche sotto il punto di vista semantico: “Land of Mud” ci racconta della sciagura che ha recentemente colpito la città natale dei Burn the Ocean, Genova. Il titolo stesso dell’album, “Come Clean“, fa un riferimento diretto ad un altro omonimo disco, quello dei Puddle of Mudd, da cui la band ligure trae spunto anche per quel che concerne le sonorità. La proposta, in toto, rimane comunque un buon mix di idee. Ne sono un ottimo manifesto le sezione finale di “Bitedown” (decisamente heavy), e l’intermezzo strumentale molto suggestivo di “Feast”. La cover dei Led Zeppelin (Black Dog) risulta poco pertinente al contesto generale e, anche se adattata bene dal punto di vista tecnico, non trova una vera e propria giustificazione alla sua presenza nell’album.
“Come Clean“, nonostante goda di un’esecuzione, registrazione e missaggio impeccabili, non convince pienamente proprio per la scarsa capacità della band di esprimersi nella maniera più naturale possibile. Non viene a galla una vera e propria caratterizzazione della propria visione musicale ed i brani risultano ancorati ad alcune band e movimenti che sono presenti ed eccessivamente riconoscibili nella proposta dei Burn the Ocean. In definitiva, nonostante l’estrema godibilità del disco, ci sembra che il percorso di maturazione della band debba ancora vivere le sue tappe più importanti al fine di trovare un’identità marcata che possa arricchirsi di una proposta concettuale più originale.
Remo Cruz
Link utili: Official Facebook Page
Voto: (6 / 10)
Tracklist:
- Days in November
- Seed
- Land of Mud
- Feast
- Bitedown
- Black Dog
- Gone away
Formazione:
- Emanuele ‘Shuster’ Pecollo – Guitars,Vocals
- Fabio Palombi – Guitars, Vocals
- Davide Di Maggio – Drums
- Valentina Di Maggio – Bass