RECENSIONE: LaSonda – Luna3 EP
Esordio discografico per i LaSonda, formazione alternative-rock marchigiana, che debutta con l’EP “Luna3“, edito dalla Diverge Records. Questa produzione, registrata nei Battersea Park Studios di Londra, è il frutto di due anni di attività live piuttosto intensa; il tutto porterà la band ad ottenere il Rock TV Pass 2015. E proprio quest’anno sembra essere quello di una piccola svolta, dettata principalmente dell’uscita di “Luna3” e la conseguente promozione del singolo “Lezione di Astronomia“.
L’EP, diciamolo subito, è d’impatto. Il suddetto singolo, che apre l’opera, è nudo, si carica di energia in strofe nervosamente ritmate, fino alle volute dei ritornelli e dei bridge in mid-tempo. “Delirio onirico” si avvale di un’alternanza di stanze leggere ed incalzanti, mentre “Il rossetto di Sophia” (a mio parere la più riuscita delle quattro) si apre con un arpeggio liquido, dispari, che pian piano si ritrova sollevato da archi e distorsioni delicate. “La dea dell’incoscienza” si pone come la più aggressiva delle sorelle: ritmo serrato e trascinante nelle strofe che lancia ritornelli più aperti.
Si può giudicare compiutamente una band ascoltandone quattro brani? Assolutamente no. Volendo però sbilanciarsi su quanto mostrato in “Luna3” si potrebbe dire che la produzione rende bene al primo ascolto, risultando particolarmente funzionale. Restano tuttavia tre tracks con un timing quasi identico. Le chitarre funzionano, fanno il loro dovere, ma non si spingono più in là. Il timbro vocale sembra adatto al genere e mostra un buon carisma. A farla breve, questo esordio sembra una spremuta di alternative italiano, non per forza quello buono o dei tempi migliori. E dico questo non perché i brani non funzionino ma perché è impossibile non pensare agli ultimi “Ministri”, impossibile non interpellare il “Il teatro degli orrori“, impossibile non dire “mi ricordano…“. L’intera proposta manca ancora del necessario spirito di rielaborazione e finisce per annegare in un mare di reminiscenze eccessivamente derivative.
Un buon esordio, una bella energia e quattro pezzi che hanno molto cuore, ma la speranza è che la musica dei LaSonda evolva da quelli che sono stati i fasti di questo genere, ormai obsoleti anche fra le mani di band affermate e navigate, proponendone una rilettura più attenta e personale. Per ora possiamo solo attendere l’occasione di farci un’idea più chiara e definita.
Alberto Spicciolato
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Voto: (6 / 10)
Tracklist:
- Lezione di astronomia
- Delirio onirico
- Il Rossetto di Sophia
- La Dea dell’Incoscienza
Formazione:
Andrea Postacchini (voce)
Michele Arcangeli (chitarra)
Matteo Cipelletti (basso/cori)
Adriano Brando Alessandrini (chitarra)
Luca Cruciani ( batteria/cori)