RECENSIONE: Directors Cut – Directors Cut
Se è vero che la musica è stata già scritta tutta, figuriamoci cosa si può dire del rock ed in particolare del punk. Che si sostenga o meno questa tesi, tuttavia, è forse giusto ritenere che per creare qualcosa di nuovo bisogna muoversi principalmente in due direzioni: utilizzo di nuovi strumenti o comunque inusuali al genere e contaminazione musicale.
Verso questa seconda direzione pare che guardino i Directors Cut che cercano di fondere generi idealmente distanti, pur rimanendo selvaggiamente allineati al punk-rock più genuino. “Directors Cut”, uscito nel dicembre 2014, costituisce il primo full-length dell’omonima band francese, pur non essendo il primo episodio discografico: è preceduto infatti dal singolo “K” e dall’EP “Invincible”, entrambi del 2013. Registrato direttamente dal batterista della band, Lucas Biguet-Mermet,
è stato mixato negli Studio Cube e masterizzato nei Drive Studios.
I 13 pezzi che compongono l’album lasciano presagire che ci sia molta carne al fuoco. La traccia di apertura, “Do you wanna get cut”, aggredisce subito l’ascoltatore e, se la successiva “1990” strizza l’occhio ad un pop-punk alla blink-182, i brani seguenti si muovono su binari più ostici e contaminati. La tradizione dei vari NOFX, Pennywise, Sum 41, lambendo anche i Rancid di Lars Fredriksen, viene portata avanti abbracciando l’eredità dell’ultimo hard-rock, del post-grunge ed addirittura del Mathcore (vedi: “Brainfuck”). Nel complesso, essendo un’opera prima, il disco è decisamente apprezzabile, con buon mordente, energia giusta e idee abbastanza chiare. Il sound risulta compatto nonostante la buona dose di influenze; un drumming quasi mai scontato e chitarre piuttosto colorate formano un muro atto a far risaltare una lead voice che, se da una parte sembra non essere perfettamente a
suo agio nel cantato più pulito, trasmette un’energia a tratti travolgente nelle parti più spinte.
Nonostante questo debutto metta in mostra una buona attitudine compositiva l’impressione è che ci sia anche molto altro in prospettiva.
Alberto Spicciolato
Voto: (7 / 10)
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Tracklist:
- Do You Wanna Get Cut ?
- 1990
- Childhood
- Partners in Crime
- Lost and Found
- Throwback Sundays
- Waste My Time
- Brainfuck
- Megalowmaniac
- Garbage Symphony
- White Whales
- Footprints in Water
- 7 A.M.
Line-up:
Henri Belot – Basso e Voce
Joris Fleurot – Chitarra e Cori
Clement Petit – Chitarra e Cori
Lucas Biguet Mermet – Batteria