RECENSIONE: Maff – Maff EP
Progetto piuttosto recente quello dei Maff, quartetto originario di Santiago del Cile che trova nello shoegaze e nel post punk le proprie radici più arcaiche, senza mai allontanarsi troppo da una componente ambient/post rock che palesa in più di un’occasione un certo tipo di piacevole prepotenza. L’esordio discografico dei quattro (un EP omonimo di 8 brani) mostra una buona verve emozionale che tuttavia non restituisce un songwriting variegato abbastanza da giustificare un EP di oltre 30 minuti. La band non sembra pronta ad affrontare questo tipo di distanze e, pur prediligendo una forma notoriamente lontana da quella dei full-lenght, lascia ai posteri una produzione che supera la mezz’ora. L’eccessiva durata non trova giustificazione alcuna a livello di contenuti: i Maff finiscono le idee a metà dell’opera e tutto il resto è una mera rivisitazione di se stessi.
Tralasciando questa enorme ingenuità la band costruisce stratificazioni armoniche ricche sotto il punto di vista dinamico e melodico. L’intero comparto vocale è relegato ad un ruolo di contorno, mescolato ed amalgamato al resto attraverso effetti e riverberi oltremodo pronunciati. La produzione fa il proprio dovere sotto il punto di vista artistico ma lascia interrogativi e dubbi per quel che concerne il settore strettamente tecnico. L’EP sembra viaggiare costantemente sul filo che separa le produzioni volutamente “lo-fi” da quelle casualmente scadenti, creando una forte ambiguità che non facilita la decifrazione della proposta dei Maff. In definitiva la band cilena sembra avere le carte in regola per costruire un’identità artistica personale ed interessante. Tuttavia il percorso che porta a questo traguardo appare ancora lungo e vincolato al raggiungimento di un certo tipo di maturità non ancora percettibile.
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Voto: (3 / 5)
Tracklitst:
- Act 1
- Linger around
- Walikng on fire
- Million Year Picnic
- Someday
- You
- Planet wave
- Blue Seas
- Walking on fire (radio edit)