RECENSIONE: Eighty-Twelve – Everyone Is Wrong
Gli Eighty-Twelve sono un trio garage rock proveniente da Losanna, in Svizzera, dal sound fedelissimo alla scuola anni ’90 di gruppi come i primi Radiohead, Dinosaur Jr., Buffalo Tom, Manic Street Preacher e The Smashing Pumpkins, ma anche di gruppi shoegaze e post-rock come Mogwai, Explosions In The Sky, i più contemporanei The Marigold o i classici My Bloody Valentine (e si potrebbe continuare all’infinito, in un gioco che sicuramente è insito nell’intento del lavoro). Everyone Is Wrong è il debutto sulla lunga durata della band svizzera, uscito autoprodotto in Aprile soltanto nella versione in vinile dopo un paio di singoli.
L’intero album viaggia su piacevoli sonorità alternative rock che stimolano le reminiscenze adolescenziali di chi è cresciuto nella decade precedente il nuovo millennio, tra cantato melodico ed orecchiabile, chitarre che toccano l’alternative rock, lo shoegaze o il post-rock (come nella splendida suite finale “Higway Highland”, così struggente e sentita da togliere il fiato) e ritmiche sostenute, non disdegnando anche momenti più aggressivi in certi ritornelli. L’effetto macchina del tempo è riuscitissimo, permettendo alla giovane band di esordire al meglio confezionando un album nostalgicamente e tecnicamente impeccabile, dove ogni singolo pezzo rappresenta una perla estrapolabile dal resto, visti i tanti rimandi a questa o a quell’altra formazione al loro interno con le quali, noi figli degli anni ’90, siamo tutti volontariamente o involontariamente cresciuti. Un’opera da ascoltare senza interruzioni dal primo all’ultimo secondo per assaporare appieno quel sapore dolce-amaro che il ricordo della propria giovinezza lascia sul nostro palato. Una piccola, enorme uscita di questo 2015 sempre più da tenere d’occhio.
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Voto: (7 / 10)
Tracklist
- Shock The Wave
- Rodeo
- Drive Until…
- Eleven
- This Party
- On The Road
- Mr. J
- Highway Highland
Formazione:
Eric : Guitar – Vox
Dan : Bass – Vox
Seb : Drums – Vox