RECENSIONE: La Fine di Settembre – “La Fine di Settembre”
La Fine di Settembre è il moniker scelto dal power trio proveniente da Savona composto da Fabio e Andrea Grosso (rispettivamente basso/voce e chitarra), e Nicolas Gargini alla batteria. La band porta alla luce un EP omonimo di cinque tracce che, su una base prettamente alternative metal, costruisce un’ alchimia funzionale di influenze che vanno dal rock italiano allo stoner, passando per suggestioni shoegaze.
I cinque brani si destreggiano bene e mettono subito in chiaro le capacità tecnico compositive dei tre musicisti liguri: su riff di chitarra rocciosi e una batteria che sa decisamente il fatto suo, emergono le vocals di Fabio Grosso la cui impostazione melodica e graffiata si muove senza difficoltà nel rovo spinoso rappresentato dalla scelta del cantato in italiano. Tracce meritevoli di particolare nota sono “Il Mio Eco” e “Inafferrabile” che riescono ad incanalare l’attenzione dell’ascoltatore coinvolgendolo e portandolo nel piccolo mondo creato da questo EP.
La band promette bene, tuttavia alcuni piccoli accorgimenti appaiono necessari: in primis la produzione, impeccabile nel mix, conferisce al disco un’impronta più vecchia che vintage, scelta poco competitiva in un mercato più vasto; in secondo luogo va combattuta l’eccessiva omogeneità dei pezzi, che, pur restando sempre interessanti, non creano in ogni situazione quel pathos necessario a plasmare una produzione unica nel suo genere.
Nel complesso un buon lavoro per La Fine di Settembre, band giovane che sicuramente avrà modo di regalare ulteriori sorprese.
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Voto: (6,5 / 10)
Tracklist:
01. Il Mio Eco
02. Il Cammino Di Un Illuso
03. Polvere
04. Il Dialogo
05. Inafferrabile
Formazione (2014):
Fabio Grosso: basso, voce
Andrea Grosso: chitarra, cori
Nicolas Gargini: batteria