RECENSIONE: Voodoo – The Human Eater Turbine
I Voodoo sono un power-trio alternative rock formatosi nel 2009, ma è solo nel 2013 che lanciano il primo EP “Everybody Has To Go Someday”. A Dicembre 2014 esce il full-lenght “The Human Eater Turbine”: 9 tracks che riprendono l’hard-rock degli anni ’70, mescolando folk e blues qua e là. E’ un disco sicuramente ricco di spunti: alcuni arrangiamenti sono davvero degni di nota sotto il punto di vista compositivo ed esecutivo; riescono soprattutto ad evocare piacevoli reminiscenze, echi lontani della musica che è stata.
Ciò che non emerge in toto è un certo tipo di energia, di vigore artistico. Manca una dose di adrenalina: se The Human Eater Turbine parte bene con i primi brani, sullo sprint finale perde di consistenza (eccezion fatta per Over The Red Fields, uno dei brani più interessanti). Il calo è dovuto soprattutto ad una lead-voice che non riesce ad esprimersi al meglio, a “decollare” quando il disco ne ha bisogno.
Un full-lenght sostanzialmente convincente, soprattutto sotto il punto di vista degli arrangiamenti, ma che non è riuscito a sprigionare tutte le sue potenzialità a dovere.
Voto: (3 / 5)
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Tracklist:
- The Human Eater Turbine
- When You Were a Kid
- His Sorrow
- Hurt Ourselves Inside
- The Invisible Boy
- Over the Red Fields
- Moonlight
- The Place
- Cannibals
Formazione:
- Vittorio Giorcelli
- Stefano Cavaliere
- Stefano Bollo