RECENSIONE: Anthony D’Amato – The Shipwreck from the shore
Anthony D’Amato ha Bruce Springsteen nel sangue. Ma forse non è abbastanza per descrivere il mondo che ha dentro e che ha raccontato in The Shipwreck From the Shore.
Direttamente dal New Jersey, ci catapulta nel suo universo armonico fatto di virtuosismi ed ascendenti folck rock attraverso un’impostazione vocale a tratti fabiesca, a tratti flusso di energia pura. Dieci brani chi vi lasceranno una piacevole sensazione addosso, una leggerezza che solo i musicisti più talentuosi riescono a trasmettere.
E per capirlo non serve arrivare nemmeno a metà del suo The Shpiwreck from The Shore; basta la open track “Was a Time“, un’autentica sinfonia di suoni trascinanti che cullano e sostengono una voce profonda, calda, roca a tratti quasi graffiata, capace di regalare empatia.
Non vi resta che spingere play e lasciarvi trascinare da questo turbinio di musica ed emozioni.
Voto: (4 / 5)
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Tracklist:
- Was a time
- Back Back Back
- Good And Ready
- Ludlow
- Hard to say
- If it don’t work out
- Middle Ground
- No Not tonight
- Cold Comfort
- Calico, Alone
Formazione:
- Anthony D’Amato – Guitars, bass, keyboards, banjo, mandolin, accordion, harmonica, pedal steel, vocals
Una risposta
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