Quindi in sostanza ci tocca un altro album dei MUSE. Brace yourself.
Ormai da qualche ora i Muse hanno regalato al mondo l’ennesima trovata di una carriera che poteva essere gloriosa ed invece è inesorabilmente finita sui muri delle camere di ragazzine ormai attempate e fanboy che sostanzialmente vogliono scoparsele.
Comunque lasciamo perdere questa storia che tanto la sappiamo tutti.
PSYCHO si chiama il pezzo che anticipa l’uscita di “Drones” (23 Marzo 2015), il nuovo disco che stravolgerà l’andamento dei nostri movimenti intestinali per mesi e mesi su qualunque radio e network. A questo proposito un Bellamy in piena crisi bipolare ha dichiarato:
“Per me un drone è uno piscopatico metaforico che permette comportamenti psicopatici senza possibilità di appello. Il mondo è dominato da droni che utilizzano droni per trasformarci tutti in droni.”
Come dargli torto. Non fa una piega. Hai presente il Depakin? Ecco. Fattelo prescrivere
Psycho è una sorta di post blues con giri fregati qua e là e alzate di tono paraculo. Il tutto sempre accompagnato da queste ritmiche pseudo tribali compassate che per i Muse stanno diventando come il 4/4 per gli AC/DC. Ovviamente si passa tutto il tempo del pezzo a chiedersi “si ma quando succede quello che dovrebbe succedere?”. La risposta è ovviamente “mai“. Del resto dopo quell’accozzaglia di megalomania repressa che era stato The 2nd Law era logico tornare nel pieno culto del nulla e della fruibilità più spicciola e depravata.
Brace yourself, “Drones” is coming. Ah ovviamente vi lascio qui sotto quel virus intestinale che è Psycho. Have fun.