RECENSIONE: Slander – The Rush
Gli Slander sono un quartetto veneziano ed il loro ultimo EP si chiama The Rush. Nome mai fu più azzeccato visto che si tratta di una vera e propria corsa.
Cinque tracce per un totale di 8 minuti (circa) che non ti danno nemmeno il tempo di realizzare cosa stia succedendo. Tutto scorre velocemente. Un disco da ascoltare tutto d’un fiato, nella migliore tradizione hardcore.
Buono il lavoro sotto il punto di vista compositivo: gli arrangiamenti riescono a trasmettere la violenza tipica di genere. La voce svolge la sua funzione al meglio, anche se a tratti arriva quasi al suo punto di rottura. Il ritmo resta sempre molto serrato e creare incastri funzionali è spesso molto difficile. L’interpretazione vocale rimane tuttavia di buon livello.
Il problema principale è purtroppo la quantità di materiale proposto: esigua, insufficiente. L’ep finisce ancor prima d’aver capito qual’è la pasta effettiva della band. Non si ha il tempo materiale di realizzare cosa si sta ascoltando. Un errore non da poco. Quando ci si propone alla critica musicale è bene costruire un prodotto che possa effettivamente raccontare una storia, dipingere un quadro chiaro e personale. Sotto questo punto di vista The Rush fa intravedere qualcosa di positivo, ma si tratta di un’espressione incompleta, pronunciata sottovoce. Un bisbigliare che da solo non basta. E’ importante che ogni uscita discografica abbia una sua ragione d’esistenza indipendente. Considerarla poi all’interno di una carriera può incrementarne il valore. Ragione che in The Rush sembra mancare. Peccato.
Voto: (2,5 / 5)
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Tracklist:
- SLNDR
- Scars and Ashes
- Empty Pod
- Steep Slope
- The Rush
Formazione:
- Enrico – voce
- Samall – Chitarra
- Kafka – Chitarra
- Jerk – Batteria
- Leo – Basso