RECENSIONE: Marduk – Frontschwein
I Marduk girano a seconda delle voglie e dei bisogni di Morgan e Mortuus. La svolta religious/orthodox sembrava oramai la vera culla dell’act svedese, figlia dei Funeral Mist del già citato Mortuus.
Accantonato temporaneamente il side project, la band è tornata a suonare quello che sa fare meglio. Ovvero pestare e basta, ricordando i bei tempi e prendendo spunto da quel “Panzer Division Marduk” che creò scompiglio nella musica estrema. Un piccolo assaggio fu servito già nel 2011 quando uscì l’EP “Iron Dawn”. Ci eravamo illusi con un ritorno al vecchio stampo prima di ripiombare negli antichi passi con il mediocre “Serpent Sermon”.
“Frontschwein” è un disco selvaggio e violento. Mortuus ricalca il suo timbro sadico e secco, riff tirati come non mai e batteria al limite della velocità. Tutto in linea con le tematiche affrontate, si parla di guerra e blasfemia. Ovviamente non siamo ai livelli del 1999, le sfuriate sono alternate anche a momenti lenti e cadenzati. Un tocco di atmosfera acerba pronta ad esplodere come una bomba a orologeria. Un ottimo album che non deluderà fan e addetti ai lavori. Bentornati.
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Voto: (8 / 10)
Tracklist:
1. Frontschwein
2. The Blond Beast
3. Afrika
4. Wartheland
5. Rope of Regret
6. Between the Wolf-Packs
7. Nebelwerfer
8. Falaise: Cauldron of Blood
9. Doomsday Elite
10. 503
11. Thousand-Fold Death