RECENSIONE: Old Thunder – Slings & Arrows EP
L’Appalachia, antico nome della serie di Stati che si estendono nella parte est degli Stati Uniti, si sta rivelando negli ultimi tempi un vero e proprio crogiolo di piccole realtà musicali decisamente valide e desiderose di gridare forte la propria appartenenza a questa antica terra che, sino ad oggi, ha dato i natali a molte formazioni di stampo folk e metal. Tra questi spicca anche il solo project di Dustin Grooms Old Thunder, concepito tra il 2012 ed il 2013 ed approdato a questo EP d’esordio autoprodotto nel settembre dell’anno appena trascorso.
Grooms è un ragazzo del Kentucky ispirato e dalla nutrita istruzione, che mette in musica soprattutto tematiche di sofferenza e perdita dettate da particolari eventi che hanno segnato la sua esistenza e che lo hanno portato a cambiare il suo monicker precedente in quello attuale (“Old Thunder” è il soprannome con cui veniva chiamato il Capitano Ahab di melvilliana memoria, e vuole anche essere un tributo all’immortale spirito della creatività). Quello che Grooms definisce come “Appalachian Metal” è una proposta sonora variegata, che parte dalle atmosfere pesanti ed opprimenti di un doom metal viscerale trasformate poi nel loro divenire in ritmate marce blackened ed emozionanti attimi sospesi di stampo post rock, sentite sfaccettature racchiuse sapientemente in questo Slings & Arrows, EP composto da 5 tracce dalla durata totale di quasi 30 minuti e disponibile sia in download gratuito dal Bandcamp del progetto (o previa libera donazione di denaro per sostenerlo), oppure in formato fisico costituito da una confezione di cartone contenente il CD e decorata con l’artwork di Karlie Stewart.
Ad aprire la cinquina è “Our Fields Are Burning”, dalle crude atmosfere raw doom dettate dal growl acido di Grooms e dai pesanti riverberi chitarristici su secche percussioni sparpagliate. Segue l’episodio più riuscito di questo esordio, “June 2, 1910” (altro riferimento letterario, questa volta a “L’urlo e il furore” di Faulkner), che apre i suoi quasi 10 minuti di durata con pesanti riff doom, successivamente sostituiti da una marcia black metal veloce ed aggressiva, decrescente successivamente in una selva di acuti chitarristici che fanno da apripista ad atmosfere eteree di chitarre riverberate sulle quali si libra triste e contrita la voce pulita di Grooms, sorprendente ed emozionante svolta post rock che incanta ed emoziona fino a riportarci su approdi atmospheric metal più ruvidi e collosi. La successiva “Sinking” riporta in auge le marcescenti sonorità doom che tutto sostengono, impreziosite dalla solita pausa atmosferica di stampo post rock, fatta di pura malinconia espressa attraverso semplici note cristalline sospese su di un vuoto successivamente riempito dai growl mefitici dell’artista che scandiscono un vortice paranoide di delay e percussioni. “Rainroom” è una perfetta cover del pezzo dei Katatonia, dei quali riporta in auge lo pseudo doom e le atmosfere malinconiche soprattutto con il cantato emozionato ed i passaggi chitarristici nella seconda parte, mentre la conclusiva “Serpent Sovereign” è la perfetta chiosa di un lavoro così intimo e sentito, un lungo soliloquio che si fa strada tra riff pesanti, percussioni massicce ed elucubrazioni chitarristiche di emozionante e triste beltà, fino a far sciogliere il tutto in ribollenti distorsioni graffianti.
Esordio ottimo da tutti i punti di vista, Slings & Arrows assurge come ennesimo baluardo a sostegno della “forza dell’uno”, formula molto spesso vincente nel territorio insidioso del metal. Una prova che mette a nudo la grande tristezza e la grande forza che attorniano il personaggio di Dustin Grooms, reduce dopo questo esordio da un demo uscito nel novembre 2014 contenente la prima traccia prodotta dopo Slings & Arrows intitolato …And Your Blood Shall Nourish This Oak ed in questo periodo impegnato in una collaborazione con i Twilight Fauna (validissima band atmospheric metal sempre proveniente dall’Appalachia) per uno split album dal titolo Bloodlines, che sarà prodotto dalla neonata label americana Into The Night Records, e nella lavorazione del suo primo LP, entrambi in uscita nei prossimi mesi. Viste le premesse, c’è da sperare in un radioso futuro per questo ragazzo del Kentucky.
Link Utili: Bandcamp / Official Facebook Page
Voto: (7,5 / 10)
Tracklist
01 – Our Fields Are Burning
02 – June 2, 1930
03 – Sinking
04 – Rainroom
05 – Serpent Sovereign
Formazione (2014):
- Dustin Grooms: All instruments, vocals and lyrics