RECENSIONE: Vanz -The Destiny is Unwritten
Quarto album per il gruppo toscano Vanz, che ritorna sulle scene musicali con il concept di “The Destiny is Unwritten”. Protagonista di questa storia punk-rock è JD, pronto a scagliarsi contro un mondo che non riconosce più come suo.
È un disco caratterizzato da cambi di ritmo repentini all’interno delle singole canzoni che rendono il risultato movimentato e mai eccessivamente banale. I Vanz riescono a mescolare le classiche sonorità punk rock a componenti innovative (sempre nei limiti dettati dal contesto), addirittura riuscendo a sperimentare soluzioni che gli permettono di uscire dagli schemi di un genere abbastanza in stallo.
Spiccano le linee di chitarra e basso, protagoniste di queste variazioni. Sempre ben costruite e strutturate, riescono a dare un senso a tutti gli spostamenti dinamici che caratterizzano questo disco.
Unica pecca è una voce che in alcuni pezzi perde di incisività e personalità, ma che nonostante questo riesce ad emergere per doti interpretative, aspetto fondamentale in un concept.
Un bel disco, che porta con se anche un piccolo bagaglio di novità.
Voto: (4 / 5)
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Tracklist:
- JD Bloody Night
- Hangover Soundtrack
- People are unlistened
- Are we all wild?
- Monster fed with indifference
- Not your turn
- Sarah the uptown girl
- The day Sarah met JD
- No one here but me
- Wordless World
- Walk Outiside the Way
- Annihilation of Subliminal Desire
- 237 to the moon
Formazione:
- Paolo Castriconi- Vox and gt
- Alessandro Albertazzi-Drums
- Filippo Chiarello- Gt
- Ranieri Cecconi-Bass