RECENSIONE: Kong – Stern
Rimanere fedeli alla linea, quella musicale si intende, e nonostante questo essere sempre innovativi e pronti a mettersi in gioco.
Questi sono i Kong, gruppo olandese che calca le scene ormai dal 1990. Rimanendo sempre legati alle proprie origini (rock, metal, industrial, elettronica) e senza rinunciare a migliorie ed innovazioni, presentano al proprio pubblico un disco adatto al contesto storico attuale; una produzione fresca e godibile.
Stern (2014) è un album completamente strumentale che riesce a proporre un mix vincente di elementi tipici della musica elettronica , rock e metal. L’amalgama gode di un ottimo auto-bilanciamento; tutte le componenti si sostengono a vicenda, senza prevalere l’una sull’altra. Tanto ben mixate da pretendere un ascolto attento e concentrato, al fine di cogliere ogni sfaccettatura proposta dai Kong.
A stravolgere l’ascolto sono delle componenti “vocali” inserite qua e là; elemento sorpresa ma allo stesso tempo perfettamente calzanti. Stern è un disco dove ogni tassello è al suo posto, ben costruito e ben amalgamato con tutti gli altri. La noia, spauracchio di molti album strumentali, è completamente scongiurata.
Voto: (4 / 5)
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Tracklist:
- Fool’s Engine
- Rage8fa
- Slant
- Wide Awake
- Perseverance
- Suffering Narrative Waves
- Stars & Tribes
- Contenu Inconnu
- Determine
- Inflate Expand Release
- Different Odds
- Nozl
- Feast or Burden
Formazione:
- Tijs Keverkamp – guitar
- David Kox – guitar
- Mark Drillich – bass
- Oscar Alblas – drums