FILM DEL GIORNO: Jeux d’enfants – Amami se hai coraggio
“Sophie è il pepe della vita”
Julien e Sophie sono dei vivaci bambini. Vivono l’infanzia con la spensieratezza del loro tempo, ma affrontano da subito rispettivamente la morte e la derisione. Il loro indissolubile legame ha un nome: “Giochi o non giochi?”. Vivranno intensamente fino alla fine dei tempi.
Questo piccolo capolavoro di fantasia è il primissimo film scritto e diretto nel 2003 da Yann Samuell. Un intreccio raccontato come una favola, quasi fossero capitoli di un libro che aprono la nostra mente ad uno scenario più vasto ad ogni pagina, senza però mai svelare alcun particolare.
La singolarità e pienezza del racconto stanno proprio nel non rendere mai nota la vera storia, cosa è realtà e cosa è finzione? Un po’ a voler dare una spiegazione a quelli che l’uomo chiama sentimenti, un cercare attraverso le immagini una collocazione dei pensieri, in quello che crediamo sia il reale.
Questa lotta eterna, tra ciò che è vero e no, nel film è resa immagine attraverso l’astrazione assurda degli avvenimenti. Il regista porta all’inverosimile la storia tanto da farci vedere dietro questo gioco delle parti una struttura, la maglia sottile e semplice che i rapporti nel corso dell’esistenza tessono.
Tutta la storia si basa sulla competizione tra i due protagonisti, interpretati da adulti da Guillaume Canet e Marion Cotillard, i quali si sfidano di volta in volta, passandosi un oggetto “totem”, ad affrontare la prova lanciata dall’altro. Questo scambio dura per tutto il corso della loro esistenza, finché non porta i due all’estrema sfida.
E’ sempre un rimando alla vita, questo dover compiere atti estremi. Come ogni giorno siamo costretti a decidere se sorridere alle difficoltà e affrontarle con pienezza o piangerci sopra senza concludere nulla. E’ un modo colorito di comunicare allo spettatore, prima con gli occhi di un bambino e poi con gli occhi dell’adulto rimasto un po’ infante, che nel tran-tran di ogni giorno c’è sempre un qualcosa da aspettare.
E la colonna sonora? Mille rivisitazioni della splendida “La vie en rose” di Edith Piaf, interpretata da nomi illustri e non, ma ben incastrata con ogni frame con cui respira questo film.
“E’ un gioco la vita”.
ObOe