RECENSIONE: The Citizen – Curtain Call
Nel 2014 internet è diventato uno degli strumenti più importanti ed influenti di questo secolo: si riesce a comunicare con chiunque anche a migliaia di chilometri, è un archivio infinito di informazioni ma soprattutto, è diventato uno dei mezzi più importanti per l’intero universo musicale. Parliamo specialmente delle band emergenti, che vedono internet come una finestra diretta sul mondo, un canale in grado di far conoscere la propria musica. Spesso, se si è fortunati, il proprio lavoro può conquistare una vasta fetta di pubblico grazie ad un semplice click.
Una delle band che ha saputo utilizzare internet in maniera sapiente è “The Citizen”: il loro canale può vantare migliaia di visualizzazioni che in breve tempo li hanno portati verso un’interessante visibilità. Ma cominciamo dal principio; i The Citizen sono una band di Salerno nata nel 2006; iniziano il loro percorso musicale come cover band di importanti gruppi come i Pink Floyd e the Muse ma nel 2012, dopo aver raggiunto una line up definitiva, decidono di lasciarsi alle spalle le cover per intraprendere un nuovo cammino personale. Nasce così “Curtain Call”, album d’esordio della band.
Questi ragazzi salernitani decidono di dare al loro primo lavoro, un album di dieci tracce, un’ambientazione decisamente rock: i testi sono interamente in inglese, aspetto che permette una fusione perfetta tra parole e note; molte sono poi le particolarità e le sfumature che questa band è riuscita ad inserire nel proprio sound. Le tracce, pur essendo molto aggressive e potenti, hanno al loro interno un’innata morbidezza, grazie soprattutto al connubio fra pianoforte e chitarra acustica, utilizzati quasi in tutti brani.
Il tutto conferisce al disco un sound che riesce a limare la melodia senza però smorzare la potenza che i The Citizen hanno voluto inserire. La presenza bivalente di chitarra elettrica ed acustica permette la genesi di una profondità fondamentale per le sorti dell’album, un’atmosfera precisa e mai confusa. Basti pensare alla leggera influenza blues nella conclusione del brano “Something left” che ne muta radicalmente il mood; oppure ai toni punk di “Panic Attack”, unica traccia dove purtroppo la voce di Amoroso tende a perdere quella tenacia che invece gli strumenti riescono perfettamente a comunicare. Nel caso dell’ultimo brano “Outro” invece, i The Ciziten decidono di intraprendere sperimentazioni elettroniche quasi anacronistiche.
E’ album completo e ben organizzato, semplice ma allo stesso tempo raffinato; un ottimo inizio per una band promettente.
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Voto: (3,5 / 5)
Tracklist:
- Intro
- System zero
- Curtain Call
- This Time
- Panic Attack
- You and I
- Relax
- The way you chance
- Something left
- Outro
Formazione(2013):
- Ciro Amoroso -voice, guitar and synthesizers
- Franco Amoroso – bass and backing vocals
- Noam Radetich – guitar,piano and synthesizers
- Roberto Coscia – drums and percussion