RECENSIONE: El Xicano – El Xicano EP
Il duo musicale Silvio Pasquali (voce) ed Enrica del Gaudio (synth) formano il gruppo “El Xicano“, band emergente che definisce il proprio genere musicale Horror Pop. Definizione assai curiosa, dato che siamo stati abituati ad accostare il termine Horror (musicalmente parlando) al punk, genere che permette un migliore allaccio con le tematiche dark tipiche dei film del suddetto genere. Ma vogliono dimostrare qualcosa, fondendo le melodie tipicamente morbide del Pop con leggere sfumature oscure e psidecheliche. Il risultato? Qualcosa di non definito, che fatica ad allacciarsi omogeneamente e rimane ad oscillare tra sonorità soft e tonalità pseudo-dark. Il loro ep si apre con la canzone che sembra il miglior risultato ottenuto in sala prove: “La grande paura“. Analiziamo punto per punto questo brano.La chitarra ci dà il benvenuto con un riff trito e ritrito in ogni genere musicale, accompagnandoci per il resto del brano con una struttura che ritroveremo identica nel resto dell’EP. Non vi aspettate cambi di ritmo, virtuosismi, soli o quant’ altro. Un lavoro digitale che non rende merito allo strumento che per eccellenza definisce il sound di un artista.
A distogliere l’attenzione da una base fin troppo semplice e ripetitiva, arriva una voce che sembra esprimere al meglio l’essenza della canzone. La morbidezza dei soffiati sembra collocarci in un ambiente pop, con leggere note cupe che effettivamente sembrano regalare, seppur lievemente, l’atmosfera psichedelica che ci aspettavamo. Tuttavia presto ci si accorge che la voce presenta dei limiti, sia a livello di timbro che di estensione vocale. Le liriche non hanno un impatto notevole per l’ascoltatore, avendo una metrica atipica e poco curata, prive di una struttura regolare. A supportare il tutto una batteria priva di controtempi o stacchi degni di nota, facilmente rimpiazzabile da un metronomo, rende difficilmente udibile soprattutto il chorus, nel quale viene dato sfogo a quello che sembra un crash con un rilascio illimitato. Per quanto riguarda i successivi brani, come detto in precedenza, la struttura utilizzata ricorre nuovamente, se non per sporadici picchi di sonorità maggiormente “aggressive”. Esse, tuttavia, non godono di immunità per quanto detto in precedenza. Anzi, tendono ad incrementare notevolmente i fattori negativi de “La grande paura“.
Insomma, ciò che appare più gradevole è l’orecchiabilità di alcuni riff. Ma la composizione di ritmi apprezzabili all’orecchio è scienza ormai nota, e il duo “El Xicano” non porta nel suo bagaglio delle novità, se non lavori poco curati e approssimativi. Possono fare di meglio? Sicuramente, ma solo dopo aver conferito una maggiore accuratezza nella composizione dei brani, ricercando il vero obiettivo del proprio lavoro il quale, per ora, sembra privo della passione e dei sentimenti necessari per la creazione di qualcosa degno di nota.
Lorenzo Paladini
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Voto: (2,5 / 5)
Tracklist:
- La grande paura
- Squali
- I mostri
- Tutti i nomi del diavolo
- Masanobu Fukuoka regna