RECENSIONE: Kevlar Bikini – Hi-Fi or Die
I Kevlar Bikini sono senza ombra di dubbio una band divertente. Tutta la ragion d’essere aramidica del loro universo è impostata su un certo tipo di stravaganza, facilmente percettibile ma allo stesso tempo non invadente. Hi-Fi or Die, secondo full nel giro di 2 anni, si posiziona perfettamente all’interno di questa visione del fare musica e ne viene pervaso, dalla prima all’ultima traccia. I Kevlar Bikini non si prendono molto sul serio ma riescono a trasmettere esattamente il messaggio che intendono spedire ad ogni ascoltatore. Insegnano che si può fare un disco voluminoso anche attraverso un sound relativamente scarno. Un campo d’esistenza in cui chitarra e basso alternano il punk rock al rockabilly, virando poi bruscamente su sonorità prettamente hard. Tutto però costantemente contaminato da una vena schizoide che determina la genesi di una proposta fortemente originale.
Hi-Fi or Die (distribuito dalla label italiana Overdub Recordings e mixato/masterizzato dalla coppia Skogsberg/Henricsson) è un concentrato di frenesia e messaggi incredibilmente diretti. Un disco che non si limita ad essere se stesso ma che riesce ad esserlo trascinandoti proprio all’interno di quell’universo a cui appartiene. Soltanto nelle ultime tracce ci si accorge d’essere diventati parte della band. Tutto avviene in maniera inconscia ma allo stesso tempo diretta. Hi-Fi or Die è in buona sostanza una incredibile contraddizione che funziona perfettamente. Un disco scarno ma che suona incredibilmente potente. Un disco che non si prende troppo sul serio ma che riesce a dire quello che intendeva dire.
Una prova di maturità importante per una band che si conferma interessante all’interno di un panorama decisamente saturo. E questa non è cosa da poco.
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Voto: (4 / 5)
Tracklist:
- Wow?!
- Hoax Revolution
- Human Spittoon
- Summer of Hate
- Hit-It-Right-Or-Go-Home
- Climax
- Twisting by the cesspool
- Death to all that is Anti Rock
- Anti Rock
- Doom mood