RECENSIONE: Red Shelter – Nothing more…Nothing Less
Le insidie che si nascondono dietro il tentativo di portare avanti una proposta artistica prettamente British sono innumerevoli e non sempre facili da aggirare. Si tratta di un genere che nel nostro paese viene riproposto spesso in maniera superficiale, proprio perché manca quel background storico e culturale strettamente necessario alla sua genesi ed al suo percorso di maturazione. Il tentativo dei Red Shelter, rock band campana, si va a posizionare sostanzialmente in questa sotto-cultura inglese che si è sviluppata negli anni anche in terra Italiana.
Dopo il primo ascolto di “Nothing More…Nothing Less” , debut album della band irpina, commetto l’errore, causato da pregiudizio e superficialità, di posizionare questo disco all’interno di una lunga lista di brutte copie Italiane. Imitazioni di un panorama che ha già raccontato tutto; un paesaggio saturato dai dischi dei Kasabian, dei Blur, degli Oasis e di tutta una serie di band minori sotto il punto di vista mediatico. Tuttavia, ascolto dopo ascolto, la visione d’insieme cambia. Ad un certo punto scatta il paradosso insito nella musica dei Red Shelter. Una proposta apparentemente semplice, diretta, eppure realmente comprensibile soltanto attraverso un ascolto molto attento. Non è l’alone Brit ad abbandonare le percezioni dell’ascoltatore. Anzi, la sua presenza è costante ed inevitabilmente strutturale. Al contrario tutta una serie di contaminazioni, ancora troppo poco percettibili ad onor del vero, fanno capolino brano dopo brano, conferendo a “Nothing more…Nothing Less” tutte le sfumature personali che servono a delineare una proposta artistica realmente incisiva.
Una band che deve ripartire proprio da questo presupposto, per arrivare ad un secondo disco che possa essere una vera consacrazione. Nel frattempo questo debut album resta un buon prodotto, capace di fornire ottimi spunti, sopratutto a livello di song-writing. Un disco assolutamente godibile ed in gran parte fuori da quegli stilemi che lo avrebbero reso monotono ed artisticamente inconsistente. Una band di cui sentiremo ancora parlare.
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Voto: (3,5 / 5)
Tracklist:
- Alone
- Ok
- The Night of Stars
- A Little Closer
- Just a Game
- Kickin’ Up
- Alive
- You Never Know
- What Will You Find?
- Floating in My Mind
Formazione:
CARLO – Vocal and Guitars
LUIGI MIC. REC. – Drums
CLOD – Bass Guitar
JACK C. – Keyboards