LIBRO DEL GIORNO: Preludio alla Fondazione – Isac Asimov
Pensate al nostro universo. Non che ce ne siano altri, certo, ma immaginatelo ugualmente. Pensate ora al medesimo universo abitato non da pochi miliardi di umani, in un unico pianeta, ma bensì a trilioni di umani dispersi in 25 milioni di pianeti abitati le cui superfici sono ricoperte da immense cupole, tutti governati da un unico Imperatore galattico. Quest’ultimo è di così ovvia importanza che sono poche le persone che godono del privilegio di incontrarlo di persona; infatti l’imperatore non esce dal suo palazzo imperiale, situato nella capitale dell’impero, Trantor, e viene visto solo attraverso degli ologrammi. Siamo di fronte un immenso agglomerato di pianeti nel quale scienziati e matematici si giocano la supremazia, i primi facendo solo teorie astratte, gli altri semplicemente affermando l’impossibilità di realizzarle.
E’ così che inizia la storia del nostro giovane matematico Hari Seldon proveniente da uno dei tanti pianeti secondari. Il protagonista è uno dei pochi ad aver visto di persona l’imperatore Cleon I, in occasione del Convegno Decennale dei matematici. In tale circostanza, Seldon aveva presentato la sua relazione sulla cosiddetta Psicostoria: scienza matematica capace di predire il futuro. Ma questa disciplina era destinata ad un uso più importante che il solo rivelare l’avvenire di un imperatore o di una famiglia aristocratica… Era destinata a salvare l’intero Impero Galattico, da anni in degrado.
Preludio alla Fondazione, pubblicato in italia sotto la colonna “Altri mondi” della Mondadori nel 1989, non rappresenta il vero inizio cronologico del Ciclo delle Fondazioni di Asimov. Infatti, mentre la Trilogia delle Fondazioni venne scritta tra il 1951 e 1953, il Prequel alla Trilogia originale (composto da “Preludio alla Fondazione” e “Fondazione anno Zero“) venne pubblicato tra il 1988 e 1992 e rappresenta gli ultimi scritti di Asimov riguardo la Fondazione. Se da un lato abbiamo lo stesso autore che, nella prefazione del libro, afferma che il prequel non è indispensabile per la lettura della trilogia, d’altro canto questo si rivela non solo interessante ed eccitante, ma assolutamente utile per comprendere i segreti dietro la psicostoria. Considerate che la trilogia originale contiene pochissime informazioni riguardo la storia di Seldon e di come nacque la scienza psicostorica.
Cari interstellari, quello che vi proponiamo oggi non è il primo libro di un ciclo narrativo qualunque, ma l’incipit di una saga vincitrice di numerosi premi letterari, nonché di quello per Miglior ciclo fantascientifico di OGNI TEMPO. Un libro ricco di dettagli, di science fiction mischiata alla realtà (ricordiamo che Asimov, oltre ad essere uno degli scrittori più premiati della storia, è stato un rinomato biochimico), di un’analisi psicologica del comportamento umano incredibilmente vera e, purtroppo, tutt’ora valida. Un libro che può appassionare non solo gli amanti della sci-fi, ma anche i lettori più classicisti. Sottinteso il consiglio alla lettura.